Emergenza Bosnia-Erzegovina:Caritas promuove raccolta fondi

Una gravissima violazione dei diritti umani si sta consumando in queste settimane in Bosnia ed Erzegovina. Nel nord del Paese, al confine con la Croazia, un grave incendio ha distrutto il campo di Lipa, una tendopoli dove provvisoriamente si erano stabiliti circa 1500 profughi provenienti dalla Rotta Balcanica. Il campo, già inadeguato alla sopravvivenza dignitosa di esseri umani, è stato totalmente devastato dalle fiamme, lasciando centinaia di famiglie senza un rifugio. Per questioni politiche non ancora risolte le autorità locali non sono riuscite a trovare una nuova sistemazione ai profughi molti dei quali, per sopravvivere, stanno provando a proseguire il proprio percorso per cercare un riparo adeguato in un altro Paese.

Ma i violenti respingimenti della polizia croata alla frontiera (prassi violente più volte denunciate al Parlamento Europeo) rendono impossibile l’attraversamento del confine, costringendo più di mille persone in una trappola mortale: restare bloccati nell’altopiano di Lipa, una zona impervia, senza acqua, cibo, elettricità e soprattutto senza un rifugio per la notte. A rendere la situazione ancora più grave negli ultimi giorni, il peggioramento delle condizioni metereologiche: le abbondanti nevicate e le temperature che scendono a -10°C mettono seriamente a rischio la vita di molte persone.

Caritas Italiana lancia con forza un allarme per la estrema drammaticità della situazione in Bosnia.Non si può più aspettare – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – è assolutamente urgente fare ogni sforzo per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura, rafforzare l’assistenza umanitaria a Lipa e in tutti gli altri campi profughi della Bosnia e Erzegovina”.

Anche Caritas Diocesana Agrigento si impegna per un contributo al superamento dell’emergenza, nella consapevolezza che il valore della Fratellanza universale necessita anche di azioni concrete che seminano speranza. Lo fa accogliendo l’appello che arriva da Caritas Italiana, ma soprattutto raccogliendo le varie sollecitazioni giunte dal basso: diversi, in diocesi, i fedeli e le comunità che hanno mostrato una sensibilità al problema, ponendosi (e ponendoci) una domanda essenziale: ma noi cosa possiamo fare concretamente per non restare nell’indifferenza?

Tra queste realtà, significativa la disponibilità del Volontariato Vincenziano diocesano il quale ha espresso la volontà a collaborare in una iniziativa concreta a sostegno degli interventi di emergenza.

Caritas Diocesana Agrigento promuove una raccolta fondi che andrà a sostenere nell’immediato le operazioni di cooperazione internazionale coordinate da Caritas Italiana sul luogo.

Chiunque volesse sostenere questo intervento nell’emergenza, anche con piccole somme, può farlo tramite le due seguenti modalità, specificando la causaleEmergenza umanitaria Bosnia“:

  • versamento su c/c bancario di Banca Intesa Sanpaolo intestato a Arcidiocesi di Agrigento. IBAN: IT 69 Y 03069 09606 100000006841
  • versamento tramite bollettino postale su c/c n°212928 intestato a Arcidiocesi di Agrigento, via Duomo 96, 92100 Agrigento.

Le somme,  raccolte entro la data del 14 febbraio,  saranno trasferite immediatamente a Caritas Italiana per supportare i suoi interventi sul campo, dei quali sarà data evidenza tramite i nostri canali di comunicazione.