Il Consiglio Pastorale Diocesano (CPD) è costituito in ottemperanza al n. 27 del decreto conciliare Christus Dominus e al n. 16 del motu proprio Ecclesiae Sanctae e a norma dei canoni 511-514 del Codice di Diritto Canonico.
Il CPD è il luogo di incontro e di comunione della comunità diocesana unita attorno al Vescovo ed organo di consultazione e di servizio pastorale per lo studio della situazione e l’elaborazione dei programmi pastorali.
È compito del CPD:
- Analizzare ed elaborare il progetto pastorale della diocesi da presentare al Consiglio Presbiterale;
- studiare e proporre soluzioni operative per campi specifici della pastorale;
- verificare e valutare la realizzazione del progetto pastorale in vista della sua rielaborazione;
- promuovere e condividere le iniziative più adatte per la rinascita spirituale, morale e sociale delle popolazioni agrigentine.
Il CPD, presieduto dal Vescovo, è composto da sacerdoti diocesani, diaconi, religiosi, religiose e laici, distinti in membri elettivi, di diritto e di nomina vescovile.
A.D. MMXXII
CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO
STATUTO
Costituzione
1. In ottemperanza al n. 27 del decreto conciliare Christus Dominus e al n. 16 del motu proprio Ecclesiae Sanctae e a norma dei canoni 511-514 del Codice di Diritto Canonico, è costituito nella diocesi di Agrigento il Consiglio Pastorale Diocesano (CPD).
Natura e finalità
2. Il CPD è il luogo di incontro e di comunione della comunità diocesana unita attorno al Vescovo; è organo di consultazione e di servizio pastorale per lo studio della situazione e l’elaborazione dei programmi pastorali.
Esso favorisce nella Chiesa particolare lo spirito di comunione in modo che essa abbia la consapevolezza di essere la famiglia dei figli di Dio e dei fratelli in Cristo. Questi, nell’unità dello Spirito, si confrontano con la Parola di Dio e vivono attorno all’altare nell’esercizio dell’unico sacerdozio di Cristo, espresso nel sacerdozio ministeriale del Vescovo e dei presbiteri e nel sacerdozio regale di tutti i battezzati, operando a servizio dei fratelli.
Il CPD, inoltre, è attento ai segni dei tempi, si sente coinvolto nelle situazioni di vita del popolo agrigentino e ne condivide le ansie e le attese.
Compiti specifici
3. Il Consiglio Pastorale Diocesano:
a. fa l’analisi e offre le linee del Piano Pastorale della diocesi da presentare al Consiglio Presbiterale;
b. studia e propone soluzioni operative per campi specifici della pastorale;
c. effettua la verifica e la valutazione del Piano Pastorale in vista della sua rielaborazione;
d. quale espressione significativa della Chiesa particolare, promuove e condivide le iniziative più adatte per la rinascita spirituale, morale e sociale delle popolazioni agrigentine;
e. in questo tiene presenti tutte le forze operative della Diocesi per sollecitare il consiglio e il contributo di azione.
Composizione
4. Il CPD è composto dal Vescovo che ne è presidente, dal vicario generale, da sacerdoti diocesani, diaconi, religiosi, religiose e laici, distinti in membri elettivi, di diritto e di nomina vescovile, secondo quanto precisato nell’apposito regolamento.
Direttivo
5. Nel CPD è costituito il Direttivo. Di esso fanno parte:
a. il Coordinatore, nominato dal Vescovo tra i membri laici del Consiglio;
b. il Vice coordinatore;
c. il Segretario, scelto dal coordinatore;
d. quattro Consiglieri, eletti dal Consiglio.
6. Compiti del Direttivo sono:
a. preparare i lavori delle sedute plenarie del Consiglio;
b. curare l’esecuzione delle delibere del Consiglio;
c. nei casi urgenti e straordinari sostituire il Consiglio, cui renderà conto nella successiva seduta plenaria.
Coordinatore
7. I suoi compiti sono:
a. moderare le sedute del Consiglio;
b. d’intesa con il Vescovo e in collaborazione con il Direttivo, programmare i lavori del Consiglio e formulare l’ordine del giorno delle sedute;
c. diramare gli inviti per le sedute;
d. sentito il Consiglio, nominare le commissioni di cui all’Art. 14;
e. favorire il coordinamento dei lavori delle commissioni;
f. provvedere ai rapporti e alla comunicazione con il Consiglio Presbiterale Diocesano, con gli Uffici della Curia, con gli organismi pastorali parrocchiali, foraniali, diocesani, regionali e nazionali e con la stampa.
Segretario
8. Il Segretario svolge i normali compiti di segreteria al servizio del CPD.
Sedute del Consiglio
9. Il CPD tiene ordinariamente tre sedute plenarie ogni anno: all’inizio, a metà e alla fine dell’anno pastorale.
Può essere convocato in seduta straordinaria dal Vescovo o su richiesta di un terzo dei membri.
Le deliberazioni del Consiglio sono valide se approvate dalla metà più uno dei votanti.
Durata
10. Il CPD dura in carica tre anni. Si scioglie anche prima con la vacanza della sede vescovile.
Decadenza dei membri
11. I membri del CPD, dopo tre assenze consecutive non giustificate, vengono dichiarati decaduti e sostituiti con i rispettivi criteri di elezione o nomina. Sono dichiarati decaduti anche quei membri che, a giudizio della maggioranza dei Consiglieri, si siano posti in contrasto con la fede cristiana o con la dottrina del Magistero.
Commissioni
12. Quando se ne presenta la necessità, il CPD si avvale di commissioni di studio composte anche da persone esterne a esso, secondo la loro competenza, e nominate a norma dell’art. 8 dello Statuto.
Coordinamento dei lavori
13. Il CPD coordina i propri lavori con quelli del Consiglio Presbiterale Diocesano, tenendo presente che esso ha compiti di studio ed elaborazione di proposte, mentre quest’ultimo ha compiti di discernimento in ordine alle decisioni che il Vescovo è chiamato a prendere per il bene della Diocesi.
A.D. MMXXII
CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO
REGOLAMENTO
1. I membri del Consiglio Pastorale Diocesano (CPD) avranno viva la coscienza di essere rappresentanti delle varie Comunità, degli Organismi e degli Uffici pastorali. Si renderanno perciò responsabili di tale funzione in seno al Consiglio e nella vita diocesana e manterranno rapporti di dialogo con coloro che rappresentano.
Membri elettivi
2. Del CPD fanno parte i seguenti membri elettivi:
a. due laici di ogni vicariato, designati dai Consigli Pastorali Foraniali, se ci sono, o in altro modo indicato dalla Comunità presbiterale foraniale;
b. un diacono permanente eletto dall’Assemblea dei Diaconi permanenti;
c. un religioso e una religiosa designati dalle rispettive assemblee.
Membri di diritto
3. Oltre al Vescovo, sono membri di diritto del CPD, per l’ufficio ecclesiale che svolgono:
a. il Vicario Generale;
b. il coordinatore degli Uffici del Dipartimento Pastorale della Curia;
c. il\la laico\a responsabile di ogni Consulta diocesana (o un suo delegato\a).
Membri di nomina vescovile
4. Il Vescovo, con proprio decreto, provvede all’eventuale nomina di altri membri.
Prassi operativa
5. I lavori delle sedute plenarie del CPD sono preparati dal Direttivo che, secondo l’opportunità, si avvale anche della collaborazione di esterni.
6. Nelle sedute del CPD si svolge l’ordine del giorno comunicato, esaurito il quale si possono porre interrogazioni e proposte di lavoro da discutere o nella stessa seduta o in quella successiva, a giudizio della maggioranza dei presenti.
Commissioni
7. A seconda delle necessità, si possono istituire Commissioni che devono operare secondo il mandato ricevuto dal Consiglio, al quale devono presentare resoconto del lavoro svolto.
Norme di diritto comune
9. Per quanto non viene previsto dal presente Regolamento e dallo Statuto, ci si attiene al diritto comune e alla consuetudine.
Arcivescovo: mons. Alessandro Damiano
Vicario generale: don Giuseppe Cumbo
Coordinatrice : Giovanna Cavaleri
Vice-Coordinatore: Antonino Lauretta
Coordinatore degli Uffici del Dipartimento Pastorale della Curia: don Gaetano Montana
Rappresentante della Consulta delle Aggregazioni Laicali: Giovanni Minuta
Rappresentante della Consulta di Pastorale Sanitaria: Antonio Garufo
Diacono permanente: diac. Romano Lisci
Religioso:
Religiosa: suor Alessandra Panepinto
Membri scelti: Concetta Campione, Giovanna Cavaleri, Giovanni Russo
Rappresentanti laici Foranie:
- Agrigento: Lauretta Antonio, Pappalardo Giuseppa
- Aragona: Sutera Sardo Salvatore, La Mendola Giuseppina
- Porto Empedocle: Randisi Maria, Carrubba Luciano
- Cammarata: Russotto Patrizia, Lo Iacono Gaetano
- Santo Stefano Quisquina: Traina Giulio
- Canicattì: Cacciato Giuseppe, Infantino Ignazio
- Licata: La Greca Anna, Barletta Michele
- Ravanusa: Di Caro Giovanni
- Ribera: Miceli Giuseppina, Scaturro Paolo
- Sciacca: Bono Giusy, Bassi Lilla