Centro storico di Agrigento, l’appello del direttore del Servizio di Pastorale sociale

Il Servizio di Pastorale Sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Agrigento, unitamente al suo Arcivescovo, alla Caritas diocesana, alla Comunità ecclesiale cittadina, e particolarmente con i parroci e le parrocchie del Centro storico, esprimono il loro plauso e il loro grazie al Comando Provinciale dei Carabinieri e a quanti tra Istituzioni e Forze dell’Ordine hanno collaborato alla riuscita dell’operazione “Piazza Pulita” che ha permesso di fermare  le attività criminose rivolte alla diffusione e allo spaccio di sostanze stupefacenti anche nei confronti di minori.

«Ma se da un lato – scrive il direttore del Servizio don Mario Sorce – si tira un sospiro di sollievo per aver “alleggerito” il centro storico di uno dei suoi noti problemi, dall’altro ci si chiede cosa e come si possa operare tutti insieme, per rilanciare e far rinascere il nostro Centro Storico che per storie e bellezza potrebbe e dovrebbe essere fonte di onesto guadagno e rilancio dell’intera città. Occorre infatti comprendere che il passo dal degrado fisico a quello etico è molto breve e le due realtà insieme spesso danno vita a zone oscure dove non alberga il rispetto della legalità. Ad esempio in un tempo in cui in tanti proponevano di solo transennare e chiudere strade per assicurare la pubblica sicurezza, la Comunità ecclesiale in questi ultimi anni ha cercato di potenziare numerosi servizi e una presenza virtuosa tra le vie del Centro storico: riqualificazione di Palazzo Granata (con lo sportello dell’orientamento al lavoro, la ludoteca multietnica, il centro di documentazione sull’integrazione, i corsi di alfabetizzazione); la sede della fondazione Mondoaltro in via Barone; l’apertura di un rifugio notturno in via Garibaldi, l’housing sociale all’ex istituto Granata; il Centro di Ascolto diocesano in vicolo Lauricella; la Locanda di Maria, mensa serale in traversa Ortolani, nel quartiere Ravanusella; il Museo Diocesano in via Duomo;la costituzione dell’associazione EcclesiaViva che permette la fruizione dei beni ecclesiastici attraverso il Percorso Arte&Fede. Non ultima la riapertura della nostra Chiesa Madre, la Cattedrale. Infine, grazie al progetto Policoro l’apertura di qualche attività commerciale (come “sciavuru di vaneddra”). Rinnoviamo il nostro appello – prosegue don Sorce – non solo e principalmente, al Sindaco perché si faccia ancora e di più  portatore di una necessità e di un grande desiderio della Città tutta di rialzarsi e rilanciarsi, partendo proprio dal suo Centro Storico. Più siamo, meglio è… a chiedere alla politica che ne ha la responsabilità e la possibilità, in primis al Presidente Musumeci, ma anche tutti i nostri parlamentari agrigentini, sia di maggioranza che di opposizione, perché nel lavorare per la propria terra dovremmo tutti essere concordi, senza le divisioni di parte, a chiedere un grande progetto di riqualificazione di questo nostro amato e benedetto Centro Storico…; più siamo, meglio è».

L’Ufficio di Pastorale Sociale si farà portatore di tale esigenza al prossimo incontro che si terrà in Prefettura tra i Sindaci della provincia e le forze e i movimenti di categoria perché ciò che è richiesto per Agrigento diventi un esempio per tutte le amministrazioni locali… l’unione fa la forza.