Campobello di Licata: è ritornato alla Casa del Padre don Vincenzo Avanzato

A distanza di una settimana sorella morte è tornata a bussare alle porte del presbiterio della chiesa agrigentina. Dopo don Gino Giuffrè, il 12 luglio, a Campobello di Licata, padre Vincenzo Avanzato, ha restituito al suo Signore e Creatore, il “respiro” ricevuto in dono 89 anni fa venendo al mondo. Il prossimo 12 settembre avrebbe compiuto 90 anni. I funerali sono stati celebrati martedì 13 luglio nella Chiesa S. Giuseppe di Campobello di L., dal Vicario Generale, don Giuseppe Cumbo.

“Ricordare un presbitero – ha detto nell’omelia – è l’occasione per ringraziare il Signore per l’attenzione avuta nei confronti della sua Chiesa nell’averlo chiamato al ministero ordinato. Sì, attenzione verso un’intera comunità, perché come ci ricordano i documenti del Magistero che trattano della figura del presbitero questi non è ministro per sé stesso ma per il bene degli altri e per la causa del Vangelo. E ancor prima dei documenti è la Parola di Dio che ci descrive il ministro ordinato come colui che – a immagine di Cristo Buon Pastore – non è venuto per essere servito ma per servire”. E commentando la liturgia della parola ha proseguito ricordando che “l’attenzione di Dio nei confronti del suo popolo è quella che contempliamo nelle pagine della Scrittura oggi proposte dalla liturgia. Nella prima lettura il popolo vive l’oppressione e la schiavitù in Egitto. Nonostante le contraddizioni e le difficoltà Dio “favorisce” il piccolo Mosè, figlio di un uomo e una donna discendenti di Levi (la tribù dalla quale provenivano i sacerdoti) e viene “salvato dalle acque” perché potesse “salvare dall’Egitto” il suo popolo oppresso e martoriato. Crescendo Mosè si accorge della sofferenza del suo popolo e inizia il suo Esodo prima di “condurre fuori” Israele verso la terra promessa. Intravedo in questa pagina della Scrittura – ha proseguito don Giuseppe – ogni storia di vocazione, anche quella di padre Vincenzo. Scelti e chiamati per una missione particolare che ha come fine il bene dell’altro nel pieno compimento della volontà di Dio”. E commentando la pagina del Vangelo ha evidenziato come “le città nelle quali Gesù aveva compiuto il maggior numero di segni e di guarigioni non avevano compreso l’invito alla conversione rivolto dal Figlio di Dio… Anche nel rimprovero di Gesù – così come nel testo della prima lettura – intravediamo l’attenzione di Dio per il suo popolo. È vero – ha proseguito – le parole sono dure e crude ma dimostrano l’amore riversato che, purtroppo, non è stato corrisposto e riconosciuto. Il rimprovero amorevole del Signore si può paragonare all’attenzione che un padre ha nei confronti di un figlio. Nel ministero sacerdotale la dimensione della paternità si manifesta anche nell’esortare la comunità perché possa riconoscere il passaggio del Signore, possa valorizzarne ogni singola Parola e possa percorrere sentieri di vera conversione. Anche il ministero di padre Vincenzo – ha proseguito – è stato un richiamo, un segno per indirizzare a Dio. Con la semplicità dei gesti e delle parole, con un servizio instancabile e appassionato, ha speso la sua vita per il servizio del Vangelo nella chiesa agrigentina”. Sono stati 67 gli anni di ministero presbiterale di padre Vincenzo. Ordinato da monsignor Peruzzo il 25 aprile 1954. Sacerdote di grande umanità, a servizio per e tra la sua gente, prima nella lontana Sciacca come viceparroco, poi a Licata per 14 anni e infine a Campobello di Licata come parroco della parrocchia Gesù e Maria per dieci anni, poi a San Giuseppe (fino al 1 settettembre 2013) per la restante parte della sua vita, concludendo come Cappellano della casa di riposo “Sillitti” delle suore di Don Morinello.

Lungo gli anni del suo ministero ha ricoperto diversi incarichi e dato vita a diverse forme di aggregazione laicale e di volontariato, oltre che di teatro e di pastorale giovanile.

Nel ricordarne alcune: Consigliere ecclesiastico dei Coltivatori diretti di Campobello, Vicario foraneo per Campobello e Ravanusa, componente del Consiglio Presbiterale della diocesi. E ancora, è stato promotore dello Scoutismo a Campobello e delle attività sportive divenendo il Presidente del Campobello Calcio; fin dalla nascita dell’Uciim sezionale è stato il Consulente ecclesiastico fino a pochi mesi fa; guida spirituale dei Ranger della delegazione di Campobello -Ravanusa; organizzatore entusiasta della festa di San Giuseppe, con le iniziative delle Tavole di fraternità e le rappresentazioni Sacre. “Campobello e tutta la Comunità ecclesiale oggi piange la perdita di un figlio – così lo ricorda la sua comunità ecclesiale -, un sacerdote colto e ricco di carisma, intraprendenza e passione per il suo ministero e la sua gente». “Sono tanti i ricordi che mi vengono in mente durante il suo lungo servizio nella Parrocchia di San Giuseppe – così ha ricordato padre Avanzato il sindaco di Campobello Giovanni Picone –. Tante ed indimenticabili occasioni per stare insieme. Le sue suggestive omelie. Per non dimenticare la festa di San Giuseppe. Faceva di tutto, assieme ai suoi collaboratori, per renderla sempre più incantevole e partecipata… Non posso non ricordare il presepe vivente realizzato nel cortile della Chiesa nel 1990. Unico ed indimenticabile! Caro Padre Avanzato negli ultimi tempi, per tante situazioni, non c’è stata più occasione di trascorrere ancora dei momenti insieme. Porterò dentro di me i tanti momenti vissuti insieme. Grazie di tutto Padre Avanzato, grazie per averci fatto sentire orgogliosi di essere sangisippara e mi raccomando “Ciù ciù” – come amava chiamarci- continua il tuo servizio accanto al Dio che hai tanto amato”.

“Campobello – ha affermato Piera Accascio coordinatore del Consiglio Pastorale Unitario “Maria, Madre della Chiesa”, ricordando padre Avanzato – ha perso un grande sacerdote e uomo, ma don Vincenzo continuerà a vivere per sempre nel cuore e nel ricordo di quanti lo hanno apprezzato e amato”. Il signor Gesuele Spagnuolo, al termine dei funerali,  a nome della Comunità parrocchiale e del Comitato di San Giuseppe, ha ricordato le tante attività realizzate e come “Tutta la comunità – ha detto rivolto a padre Vincenzo – le ha voluto bene perché’ lei se ne faceva volere. (leggi qui il testo integrale)

Sui social grande partecipazione ed esternazione di sentimenti di profonda stima e di dolore per la perdita di una guida al passo coi tempi. Riportiamo alcuni commenti.

La Comunità parrocchiale di San Giuseppe sulla pagina facebook scrive: “Notizia triste in questo pomeriggio per noi Sangisippara; tristezza per Campobello,è morto il nostro caro Reverendo Padre Avanzato. Che Dio ti accolga amorevolmente in Paradiso. Ti ricorderemo sempre per tutto ciò che hai fatto e per il tuo grande zelo nell’Annuncio. Grazie. Riposa in Pace

Alcuni ragazzi della parrocchia cresciuti con lui, Jessica, Maria Lucia, Vincenzo, Antonino, scrivono: “Carissimo Padre Avanzato di ricordi belli, anzi bellissimi, ne ho tanti; ma questo giorno rimane il più bello, emozionante, gioioso, il giorno della mia laurea; C’eri Tu e ricordo la tua gioia già il giorno in cui ti dissi il giorno della mia laurea; eri contentissimoBello il tuo saluto; “Eila’ Ciuciu'” sempre pronto a dare conforto; ad ascoltare, a porgere la mano; a dare aiuto; la tua preghiera sempre forte; grazie per la tua forza e il tuo sostegno Sempre in ogni situazione per me, per la mia famiglia. Eri un sacerdote, uomo colto, dotato di grandi capacità e tanto zelo per il Vangelo, eri sempre vicino ad ognuno di noi. Ti vogliamo tanto bene; Grazie per esserci stato sempre e ti ricorderemo sempre. Ti porteremo sempre nel cuore. E ricorda sempre: ” W San Giuseppe” Riposa in Pace. Buon Viaggio P. Avanzato”. (Jessica)

“Padre Avanzato, la sua ultima candelina a settembre… forse me lo sentivo e tenevo particolarmente a venire a casa sua. Lei era felicissimo e mi ha accolta, come sempre, a braccia aperte con il sorriso e con parole d’affetto. Lei, la mia guida Spirituale, Sacerdote instancabile, di Grande Fede, alla mano, il Sacerdote e padre di tutti! Crescere insieme a lei è stata la cosa più bella, la sua ironia, la sua gran voglia di far festa, di riunire tutti e di creare armonia ed allegria! Come dimenticare il Grest, il Catechismo, la giornata del fanciullo, le Messe, le rappresentazioni Sacre, la Fuga in Egitto!! Tutti ricordi indimenticabili che hanno lasciato in me Valori e ricordi indistruttibili. Il cuore piange ma è orgoglioso e fiero di averla conosciuta. Mai la dimenticherò. GRAZIE di tutto Il Signore l’accoglierà nel suo Regno e le darà nuovi spazi in cui radunarsi con tanti giovani come lei amava tanto fare” (Maria Lucia)

“Oggi ci lascia un Sacerdote, un Padre, un amico, un Servo di Dio, un pezzo di storia per noi Campobellesi Sangiusippara. Tanti ricordi ci legavano, sono cresciuto in quella Chiesa la nostra chiesa, con lui quella chiesa era la casa di Dio e anche la nostra… Purtroppo doveva arrivare questo giorno, ma sappiamo tutti che di bene ne ha fatto tantissimo. BUON VIAGGIO PADRE AVANZATO”. (Vincenzo)

“Oggi per me è un giorno triste. Triste perché se ne va un pezzo di me. Se ne va un nonno acquisito che sin dalla tenera età ha contributo in modo decisivo a trasferirmi i valori fondamentali della vita. E se oggi sono quel che sono, lo devo anche e soprattutto a lui. Caro Don, nel giorno della mia laurea, il Suo sorriso è il riassunto di quanto lei fosse orgoglioso di aver visto uno dei suoi più affezionati chierichetti raggiungere un traguardo importante. Potrei stare qui a raccontare milioni di aneddoti, milioni di avventure, milioni di emozioni ma questo è il momento di salutarLa, chiudere gli occhi ed immaginare la sua voce chiamarmi e dire “weila ciù ciù!”. Infinitamente grazie. Arrivederci Patri Avanzà. (Antonino)

Santo Burgio, responsabile del gruppo Scout del tempo: “Buona strada Padre Avanzato tu che sei stato l’artefice dello Scoutismo a Campobello. Buona caccia fratello scout”.

La Sezione Uciim di Campobello-Ravanusa lo saluta così: “La Presidente e tutto il Consiglio Direttivo unitamente al nuovo Consulente ecclesiastico e a tutti i soci piangono la dipartita del carissimo Don Vincenzo, sacerdote di grande umanità, primo consulente ecclesiastico della nostra sezione e socio. Per lui eleviamo a Dio Padre un rendimento di grazie per avercelo donato. Sul manifesto funebre voluto dalla sezione per ricordarlo, risalta questa frase tratta dalla liturgia “Tu da sempre, Signore, mi conosci e hai impresso in me la luce del tuo volto”.

Lina Infuso lo ricorda con queste bellissime parole: “Cosa dire ancora di te carissimo ed amatissimo padre Avanzato. E’ stato detto tutto quello che c’ era da dire. Volevo solo aggiungere che tu sei stato per me e per molti una grande anima e un grande cuore. E socchiudendo gli occhi vedo scorrere le immagini del passato come un mare che ritorna ad ondate nella memoria, mille ricordi che ci fanno rivivere quei giorni insieme a te. La tua allegria contagiosa, la tua disponibilita’, il tuo sentirsi amico di tutti, anche di chi non ti conosceva, la dolcezza del tuo sorriso, la saggezza delle tue parole, la speranza che ci facevi arrivare sempre anche tra i mille tortuosi sentieri della vita. C’ eri sempre e sempre ci sarai…si, anche adesso che nel mondo e per il mondo non ci sei piu’…Se guardiamo lassu’ in alto socchiudendo gli occhi sentiremo ancora la tua voce e vedremo ancora la carezza del tuo sorriso, felice accanto al tuo Signore. Sarai vivo insieme a noi, padre Avanzato, tatuato per sempre nei nostri cuori”.