Sulle orme del Venerabile Fra Andrea da Burgio. Le celebrazioni a Burgio

di Antonino Sala

Mercoledì 25 maggio2022 a Burgio, hanno avuto inizio le celebrazioni per l’anno giubilare del Venerabile Andrea, ricorrendo sia il 250° anniversario del pio transito al cielo proprio del fraticello nativo del posto, al secolo Nicolò Sciortino, che la 10° ricorrenza della traslazione delle sue spoglie mortali da Palermo a Burgio. Le manifestazioni sono state promosse dalla locale associazione “Pro Venerabile Andrea”, unitamente alla parrocchia di Sant’Antonio Abate retta da don Davide La Corte e alla Fraternità Cappuccina guidata da Fra Michele Barone. Intense e ricche di eventi le giornate sono state dedicate alla preghiera e alla testimonianza di fede dei concittadini e l’approfondimento spirituale e culturale sulla figura del frate cappuccino.

Il 13 giugno oltre alla Santa Messa nel convento dei Cappuccini di Burgio officiata da fra Enzo Marchese il gruppo ha tenuto il cenacolo di preghiera in Piazza Santa Maria guidato da Fra Alessandro. Il 14 alle 17 sarà presentato a cura di fra Giovanni Spagnolo la figura e la vita del venerabile burgitano. Il 15 giugno significativo sarà la visita agli anziani che vivono presso le case di riposo di Burgio e Lucca Sicula e la giornata si concluderà con l’adorazione eucaristica. Momento importante sarà quello del 16 giugno alle 17 con il pellegrinaggio sui luoghi del venerabile e alle 18.30 le celebrazioni saranno chiuse dalla Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Agrigento Sua Eccellenza Alessandro Damiano, e con un’opera musicale dedicata alla vita di Fra Andrea da Burgio.

La comunità cittadina di Burgio da sempre legatissima al frate cappuccino avrà modo di ulteriormente appassionarsi alla sua figura di mite servo di Dio che tanto in vita e in morte ha fatto per la salvezza dell’umanità. Per tutti un esempio da seguire ed un messaggio da diffondere in nome della pace e della fede.

Il Ven. Frà Andrea da Burgio (Frate cappuccino) nacque a Burgio il 10 Settembre 1705, il luogo in cui abitavano i suoi genitori: Domenico Sciortino e Ninfa Colletti (notizie biografiche tratta da Memorie di Personaggi e Famiglie storiche di Burgio, Raimondo Lentini e Antonino Sala, Fondazione Thule Cultura, 2018).

Alla morte dei genitori il giovane Nicolò iniziò la propria vita religiosa nel convento di Monte S. Giuliano, ad Erice, il 1 Aprile 1735 con il nome di Andrea da Burgio. La caratteristica costante della vita del frate fu l’umiltà così sempre marcata che sin dalla fanciullezza era considerato un «servo di Dio», il «cristiano buono e perfetto», il figlio della predilezione amorosa di Dio.

La vocazione di Frate Andrea era orientata al servizio da missionario e nel 1745 decise di unirsi ai cappuccini P. Gioacchino e P. Onofrio da Trapani per recarsi nel Congo in Africa. Viaggio costellato da difficoltà e ostacoli da parte delle autorità locali che volevano che rimanesse nei luoghi che via via attraversava per il suo straordinario carisma e le sue doti di santità. Importante fu la tappa portochese infatti l’arrivo a Lisbona fu segnato dall’amicizia offerta dalla Regina e sua figlia, la Principessa del Brasile e da re era Giovanni V, Rex fidelissimus, come fu appellato dal Papa Benedetto XIV. Rimase in Congo per quattordici anni. Il 31 Ottobre 1761 per frate Andrea arrivò l’ordine di rientrare in Provincia, in Sicilia, ma la sua presenza era stata fortemente richiesta dalla Corte portoghese presso la quale fu “costretto” a permanere per diciotto mesi, poiché il re ne proibiva la partenza.

Dopo la sua partenza il re  portoghese reclamò il ritorno di Andrea cosa che non avvenne e il sovrano ottenne come promessa una reliquia del Venerabile una volta che questi fosse dipartito. Così avvenne e gli fu mandato il cappuccio del frate quando questi morì a Palermo il 16 giugno 1772.

Il 17 novembre 2017 a Palermo  alcuni confratelli della Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia Regina delle Due Sicilie, e precisamente i cavalieri Gaetano Cottone, Vito Di Leonardi e Antonino Sala hanno donato proprio in ossequio a quella promessa, nel corso di una solenne cerimonia presso la Cappella di Maria SS della Soledad di Palermo, una sua reliquia ex corpore a S.A.R. Dom Duarte Pio di Braganza, in quanto legittimo erede e discendente di S.M. Giovanni V del Portogallo 24° Re del Portogallo e dell’Algarve, da riportare in Portogallo. Frate Andrea visse sino alla sua morte per nove anni a Palermo. Così recitava il necrologio: “La sua morte fu onorata con comune concorso col pianto universale d’ogni ceto di persone, e specialmente della nobiltà di Palermo, e tra le dame si stimava la più felice chi tra la calca poteva giungere a baciargli i piedi.  Capelli, barba ed otto abiti circa, fatti in minutissimi pezzi, non furono bastanti a soddisfare la devozione dei postulanti”.

Il 9 Febbraio 1873 Papa Pio IX firmava e promulgava il decreto della Sacra Congregazione dei Riti proclamando le virtù in grado eroico di Andrea da Burgio: degno di venerazione per le virtù teologali (fede, speranza e carità) e per le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza) esercitate in vita in modo eroico. E i suoi concittadini ancora oggi così lo ricordano e lo onorano.