Santa Elisabetta ha accolto la reliquia del Beato Livatino

La comunità ecclesiale e civile di Sant’Elisabetta ha accolto il 21 e il 22 novembre 2021 la Reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino. Domenica 21 novembre, alle 18.00,  il reliquiario, con la camicia intrisa di sangue indossata il giorno dell’omicidio è stata accolta nella Chiesa Madre, dove è stata celebrata una Santa Messa alla presenza della comunità ecclesiale e delle autorità civili e militari. Per l’occasione l’arciprete, don Giuseppe Gelo, ha rivolto un invito particolare a partecipare agli avvocati di santa Elisabetta. Nella mattina del 22 si è tenuto un incontro con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Santa Elisabetta, in quest’occasione è stato presentato il testo “La lezione del giudice ragazzino” che l’Amministrazione comunale ha donato agli studenti.  
Alle 18.00, invece, il Reliquiario è stato accolto al palazzo di città, dove , nella sala del consiglio comunale si è tenuta una tavola rotonda sul tema: “Beati i perseguitati a causa della giustizia”, alla quale hanno preso parte il dott. Luigi D’Angelo, collega del Giudice Beato e Presidente emerito del tribunale di Agrigento e gli avvocati Antonino e Vincenza Gazziano, presidente dell’Ordine.
In occasione della visita il sindaco di Santa Elisabetta, Domenico Gueli, ha diffuso un messaggio ai suoi concittadini. “A trent’anni dalla sua uccisione per mano della mafia – scrive il sindaco, -, la nostra comunità ricorda il Giudice Rosario Livatino, la sua storia, il suo sacrificio, per renderne omaggio, divulgarne e testimoniarne l’esempio di onestà e rettitudine, della sua semplice vita di fede… La Peregrinatio Reliquiae del Beato Rosario Livatino – continua –  è un momento di particolare gioia e commozione per tutti noi, nella precisa convinzione che la sua eredità morale  sia un bene prezioso da condividere e trasmettere alle generazioni future.” Per l’arciprete don Giuseppe Gelo il passaggio della Reliquia “è stato  un invito a vivere la beatitudine di chi ascolta la parola di Dio e la vive ogni giorno”. 
(dal settimanale diocesano “L’Amico del Popolo”)
Carmelo Petrone