Ong e salvataggi in mare: card. Montenegro, “non sparare nel mucchio”

“Salvare le vite umane credo sia un dovere di tutti. Tante Ong, generosamente e anche rischiando, vanno incontro a chi sta perdendo la vita o è in prossimità di farlo: credo sia un atto di grande rispetto e che vada sopportato anche da chi sta in terra ferma e decide le sorti di tutti”. Così il cardinale Francesco Montenegro, presidente di Caritas italiana e arcivescovo di Agrigento, commenta le accuse nei confronti delle Ong umanitarie che soccorrono in mare i migranti. In una videointervista con Carmelo Petrone, direttore del nostro settimanale settimanale, il cardinal Montenegro afferma che “circa le polemiche, se ne spegne una e se ne accende un’altra”.
Questo “perché l’immigrazione – dice nell’intervista – è fastidiosa soprattutto per chi regge la sua vita sul numero degli elettori, per cui bisogna tentare il più possibile da parte di chi si trova in certi posti di acquistare più simpatia e avere più voti”. Riguardo alle accuse alle Ong “non si può sparare nel mucchio e dir tutto”, accusa il cardinale, osservando che “se io dovessi dire che ‘tutti i politici sono disonesti’ qualcuno alzerebbe il dito per dire ‘come fai a dire che anch’io lo sono’”. “Non bisogna dire che tutte le Ong approfittano della situazione per arricchirsi. Se ce n’è qualcuna – aggiunge Montenegro – si fanno le debite indagine e ricerche, e chi sfrutta questa situazione sarà penalizzato”.