Le Suore UISG del Progetto “Migranti-Sicilia” torneranno a Settembre

Suor Luciana della Congregazione SMSM ( Suore Missionarie delle Società di Maria) e Suor Pilar delle Suore di Nostra Signora di Africa, le due generose Suore che, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia del COVID 19, erano rimaste a operare in Agrigento per il Progetto “Migranti-Sicilia”, hanno lasciato la città. La prima è ritornata nella propria Congregazione, essendo scaduto il termine dell’impegno assegnatole dalle proprie Superiore, la seconda è aggregata alla comunità di Caltanissetta. Intanto l’Arcidiocesi continua a beneficiare dell’opera dell’altra comunità aperta a Lampedusa. Come è stato assicurato alla nostra Arcidiocesi da Suor Florence de la Villeon, attuale coordinatrice dell’Unione Internazionale Superiore Generali (UISG), una comunità di Suore di diverse congregazioni tornerà in settembre nella casa di Via Garibaldi per riprendere il progetto Migranti-Sicilia.

La nostra comunità diocesana è particolarmente grata all’UISG, unitamente alle Congregazioni Religiose che hanno messo a disposizione alcune loro Religiose, e particolarmente alle diverse Suore che si sono avvicendate in questi cinque anni di servizio agrigentino. Esse, per la loro parte, hanno realizzato in pieno l’impegno iniziale della UISG così espresso: “Andiamo in punta di piedi, rispettando la richiesta di metterci in ascolto dei bisogni, per poi costruire insieme, con i partner locali, un progetto ad hoc che rispetti il diritto e la dignità delle persone che arrivano nel nostro paese”.

Porto Empedocle, il centro di accoglienza di Siculiana, ma anche le strade della città, soprattutto quelle del centro storico dove risiedono numerosi immigrati, sono state i luoghi principali del loro generoso servizio. Nell’ultimo anno, nonostante le limitazioni imposte dal COVID 19, si sono molto prodigate a servizio degli immigrati e della popolazione locale più bisognosa attraverso il centro di ascolto dell’unità pastorale S. Giuseppe e S. Giacomo, opportunamente sostenute e incoraggiate dal parroco Don Enzo Sazio.

A.T.