La Commissione Migrantes a Lampedusa

Si riunirà a Lampedusa, dal 6 al 9 febbraio, la Commissione dell’Ufficio regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana, insieme al vescovo delegato mons. Corrado Lorefice.
Ad accogliere la commissione sull’isola ci saranno il vicario generale della nostra Arcidiocesi don Giuseppe Cumbo, il direttore dell’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento e membro della commissione, don Aldo Sciabbarrasi e il parroco di Lampedusa don Carmelo Rizzo. Le giornate saranno scandite da diversi incontri e visite a luoghi significativi, per promuovere lo studio e la riflessione sulle migrazioni forzate e sulla realtà dell’isola di Lampedusa, punto di passaggio per i migranti che si muovono lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Nelle stesse giornate la Commissione si metterà in ascolto dei migranti ancora presenti sull’isola per raccogliere le loro testimonianze. La commissione incontrerà: i docenti e gli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo “Luigi Pirandello”, a cui è rivolto il progetto “Il Viaggio della Vita”, finanziato dalla Fondazione Migrantes; la comunità parrocchiale con il suo parroco e gli operatori pastorali; la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza; la Croce Rossa Italiana.
L’8 febbraio, Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani, la Commissione vivrà un momento di preghiera e riflessione nei luoghi simbolo dell’Isola, accompagnata dagli operatori dell’Associazione di Promozione Sociale “EDUSA”: Porta d’Europa; Molo Favaloro. La giornata si concluderà con una tavola rotonda a cui prenderanno parte don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa, don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa e mons. Corrado Lorefice.
Domenica 9 febbraio, la commissione concluderà la sua esperienza con la visita al santuario della Madonna di porto salvo, al cimitero, e con la celebrazione eucaristica in parrocchia.
«Questi giorni – spiegano dalla Commissione – ci auguriamo possano aiutare i direttori a riflettere sul tema della migrazione e avere maggiore consapevolezza di ciò che esso significa facendosi portavoce e sensibilizzando le comunità della loro diocesi ad una accoglienza vera dall’altro».

Carmelo Petrone (LdP n.3/2025)