Dedicazione Cattedrale: “continui ad essere il cuore”

L’Arcidiocesi di Agrigento ha fatto memoria della dedicazione della Basilica Cattedrale San Gerlando.

Il Duomo, come è noto, è ancora chiuso al culto e in attesa di un definitivo intervento di messa in sicurezza. Domenica 6 settembre per festeggiare il giorno della dedicazione della Cattedrale alle ore 18 è stata celebrata una S.Messa sul sagrato laterale del Duomo presieduta dal vicario generale, mons. Melchiorre Vutera.

Alle ore 21, invece, l’Arcivescovo, card. Francesco Montenegro, ha presieduto una veglia di preghiera animata dai giovani della parrocchia San Gerlando. Nel suo intervento ha detto: “Quest’edificio ha accompagnato la vita della Chiesa agrigentina e della città di Agrigento. La Cattedrale è molto più di una chiesa. La Cattedrale è la Chiesa madre, ed è per questo che guardiamo ad essa con uno spirito diverso che alle altre Chiese”. L’arcivescovo si è chiesto: “perché per noi credenti è così importante la Cattedrale?”. È importante perché in questo tempio nei secoli è passata tanta preghiera, tanto magistero e tanta santità. Le sue pietre col silenzio ci palano e ci rivelano che la fede è stata una componente fondamentale della gente di questa terra e che i valori religiosi sono stati i motivi ispiratori anche dell’impegno sociale e civile di Agrigento. Ma ancora questo tempio, anche se ferito, ci ricorda cosa deve essere la comunità diocesana: pietre vive che palpitano, ringraziano, supplicano, celebrano e testimoniano… Questo tempio è stato è vogliamo, non dico desideriamo, ma vogliamo che continui ad essere il luogo del nostro incontro di credenti, che continui ad essere centro e cuore propulsivo della vita cristiana e sociale della nostra terra…”  (per il testo integrale dell’intervento guarda il video)

Al termine del momento di preghiera, ad un anno di distanza dall’iniziativa “Walk in progress” i responsabili del progetto, Giampaolo Riolo e Gaetano Vella, hanno consegnato al parroco della Cattedrale, don Giuseppe Pontillo, il ricavato dall’adozione delle scarpe collocate sulla scalinata dell’ingresso principale della Cattedrale.