
Fra il mondo esterno ed i reparti esiste una “terra di mezzo” che è quotidianamente visitata dai parenti dei detenuti, la cui vicinanza umanizza la pena e favorisce il percorso riabilitativo dei detenuti: bambini, anziani e donne in gravidanza, spesso dopo lunghi viaggi, attraversano i cancelli di C.da Petrusa per trascorrere del tempo con i parenti reclusi, in ambienti che fino ad oggi risultavano molto caldi in estate e molto freddi in inverno.
«Il momento del colloquio è importante per il detenuto e per la sua famiglia – dichiara il Direttore di Caritas Diocesana Agrigento, Valerio Landri – una parentesi di normalità in un contesto familiare ferito dalla detenzione di uno dei suoi membri. È un’esperienza che coinvolge indirettamente, loro malgrado, anche bambini, anziani e donne in gravidanza. Per noi è importante che questo momento si svolga in un ambiente più sereno e confortevole possibile».