Centro per l'Evangelizzazione

Ragazzi, Giovani e Adulti: online il sussidio “Àmàti… per amare”

 

È online il sussidio pastorale 2022-23 “Àmàti… per amare”. Elaborato dal Centro per l’evangelizzazione, è rivolto  a catechisti, operatori di pastorale giovanile e familiare, ragazzi, giovani e adulti.

“Va usato – si legge nella introduzione a firma del direttore e dell’equipe del Centro per l’evangelizzazione – avendo sullo sfondo la certezza che, camminando insieme nel nostro essere Chiesa, si fa esperienza di questo Amore. L’anno 2022-2023 rappresenta la quarta fase di un cammino iniziato con il sussidio del 2019-2020 (vedi) che ha come obiettivo quello di ripercorrere le tappe del cammino catecumenale così come è proposto dal R.I.C.A. (Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti). Il primo sussidio si poneva l’obiettivo di suscitare la domanda di fede, il secondo continuava sulla linea del primo annuncio, il terzo poneva al centro la catechesi in senso stretto. Questa fase, nel cammino catecumenale, sarebbe quella della celebrazione dei sacramenti. Riletto in termini spirituali e pedagogici – si legge –  il sacramento è la manifestazione tangibile dell’amore di Dio per ciascuno dei suoi figli. Pertanto, il sussidio di quest’anno deve condurre adolescenti, giovani e adulti a ricomprendere il volto di un Dio che è essenzialmente Anire.

Obiettivo generale di tutto il cammino è comprendere che l’uomo è chiamato ad amare. Per fare questo deve sperimentare di essere amato e imparare ad amarsi. Dall’esperienza dell’amore di Dio possiamo imparare ad amare l’altro. Da qui nasce – spigano – il titolo “àmàti, per amare” dove la parola àmàti è posta volontariamente con i due accenti: se io mi sento amato da Dio, non posso fare a meno di amare me stesso e dirigere questo amore verso i fratelli. Il brano biblico che terremo sullo sfondo dell’intero sussidio è la prima lettera di Giovanni 4, 7-21. Questo strumento – precisano – non è una programmazione tecnica, ma ha lo scopo di aprire i cuori per accogliere Gesù, se stessi e i fratelli”.