Il 15 marzo 2025, nella sala “Giovanni Paolo II” del Palazzo Arcivescovile di Agrigento, mons. Alessandro Damiano ha ufficialmente eretto il Tribunale ecclesiastico per la traslazione e la ricognizione canonica delle spoglie del Beato Livatino affinché provveda alle operazioni traslazione e di ricognizione, trattamento conservativo e di trasferimento dei resti mortali del Beato Rosario Angelo Livatino dalla cappella di famiglia del cimitero comunale alla chiesa S. Chiara di Canicattì, in osservanza delle indicazioni contenute nell’Istruzione Le Reliquie nella Chiesa: Autenticità e Conservazione dell’8 dicembre 2017”.
La seduta ha avuto inizio con un momento di preghiera, al termine del quale hanno preso la parola l’Arcivescovo, che ha ribadito l’impegno di volere assicurare la conservazione e la venerazione delle reliquie insigni del Beato Livatino in un luogo idoneo che ne rispetti la sacralità e ne favorisca il culto, e il delegato episcopale, don Giuseppe Pontillo che ha presentato i componenti del Tribunale e le scelte operate e quelle che si porranno in essere nei prossimi giorni; successivamente i periti medico-anatomici e i tecnici, si sono presentati ed hanno illustrato ai presenti le farie fasi della ricognizione dei resti mortali del Giudice Beato, in ottemperanza alla su citata Istruzione.
Al momento erano presenti, oltre i componenti del Tribunale, anche il Vicario Generale, don Giuseppe Cumbo, il vice Cancelliere, dot.ssa Ilena Virone, il direttore dell’Ufficio Liturgico, don Rino Lauricella, il custode della reliquia, don Gero Manganello, il direttore dell’Ufficio Liturgico, don Rino Lauricella e quello per le Comunicazioni, don Carmelo Petrone.
Il notaio del Tribunale, don Giuseppe Lentini, ha dato lettura del decreto (leggi qui) vescovile che porta la data dell’11 marzo 2025 (Prot. n° CAN – 2025 – 32/U) nel quale si legge: “Considerato che nel 2021, in occasione della Beatificazione non è stato possibile trasferire le spoglie mortali del Beato Rosario Angelo Livatino dalla cappella di famiglia del cimitero comunale di Canicattì; chiesto il consenso al Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi il 14 ottobre 2024 (prot. n° VES – 2024 – 37 /U) per eseguire l’estumulazione e la traslazione dei resti mortali del Beato Rosario Angelo Livatino, dalla cappella di famiglia del cimitero comunale alla chiesa S. Chiara di Canicattì; ricevuto il consenso del Dicastero delle Cause dei Santi, concesso tramite rescritto del 21 ottobre 2024 (prot. n° 2986-21/22) che autorizza la ricognizione canonica e l’estrazione delle reliquie del suddetto Beato; non potendo presiedere personalmente il Tribunale che deve procedere al riconoscimento delle reliquie del Beato”
Seguono poi, nell’ordine i nomi dei membri del Tribunale nominati dall’Arcivescovo:
- don Giuseppe Pontillo, delegato Episcopale;
- don Gioacchino Falsone, promotore di Giustizia;
- don Giuseppe Lentini, notaio
- prof Raffaele De Caro, specialista in anatomia patologica e in medicina legale;
- sig. Lineo Tabarin, tecnico per il trattamento e la conservazione dei resti mortali;
- suor Alessandra Rusca, tecnico assistente ai trattamenti di conservazione;
- dott. Salvatore Insenga, parente prossimo del Beato Rosario Angelo Livatino, nella qualità di testimone;
- dott.Giuseppe Milisenda Giambertoni, presidente del Tribunale di Agrigento, nella qualità di testimone;
- dott. Vincenzo Corbo, sindaco di Canicattì, nella qualità di testimone;
- dott. Salvatore Cardinale, presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, in quiescenza, nella qualità di testimone;
- don Giuseppe Maniscalco, parroco della parrocchia S. Lucia nel cui territorio si trova la chiesa S. Chiara, nella qualità di testimone;
- don Calogero Morgante, vicario Foraneo di Canicattì, nella qualità di testimone
Al termine della lettura i componenti, singolarmente, hanno prestato il giuramento di “compiere fedelmente il proprio ufficio” toccando con la mano destra il libro dei vangeli e sottoscrivendo l’atto.