L’arcivescovo Alessandro, sabato 13 luglio 2024, nella chiesa Madre di Raffadali, ha conferito il ministero del Lettorato ai seminaristi Calogero Galante, della comunità ecclesiale di Agrigento, e Leonardo Verde, della comunità ecclesiale di Burgio. Dopo la proclamazione del Vangelo, i candidati sono stati chiamati per nome, ognuno ha risposto “Eccomi”. Al temine dell’omelia, si è svolto il rito di istituzione dei due lettori con la preghiera di istituzione nella quale il vescovo ha supplicato Dio Padre “perché benedica questi fratelli scelti per il ministero dei lettori. Nel fedele compimento del loro ufficio… – ha pregato – essi annunzino il Cristo e diano gloria al Padre che è nei cieli… Fa’ che nella meditazione assidua della tua Parola ne siano intimamente illuminati per diventarne fedeli annunziatori ai loro fratelli». Successivamente Calogero e Leonardo si sono accostati al vescovo che, ad ognuno, ha consegnato il libro delle Scritture, dicendo: «Ricevi il libro delle sante Scritture e trasmetti fedelmente la Parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini» (PR, Istituzione dei lettori, n. 13).
Cosa significa diventare lettore? Con questo ministero si viene investiti del compito di proclamare la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, educare e curare la preparazione dei fedeli alla comprensione della parola di Dio ed educare nella fede i fanciulli e gli adulti. Ministero perciò di annunciatore, di catechista, di educatore alla vita sacramentale, di evangelizzatore a chi non conosce o misconosce il Vangelo. Suo impegno, perché al ministero corrisponda un’effettiva idoneità e consapevolezza, deve essere quello di accogliere, conoscere, meditare, testimoniare la parola di Dio che egli deve trasmettere.
C.P. (www.lamicodelpopolo.it)