Albania: I primi sei mesi nella Missione di Korçë e Devoll

Riceviamo dai nostri missionari in Albania una lettera nella quale ci raccontano il cammino fatto nei primi sei mesi di presenza missionaria a Korçë e Devoll. 

Dopo sei mesi – scrivono – da quel 05.09.2021, quando in Cattedrale, il Vescovo Alessandro ci ha conferito il mandato missionario e ci ha inviati a  nome della chiesa agrigentina ad annunciare il Vangelo alle comunità di Korçë e Devoll (vedi), siamo pronti a guardarci indietro e lanciare uno sguardo di insieme ai mesi passati per vedere quanto cammino è già stato compiuto.

Sembra passato un secolo da quando è stato deciso, con il conforto ed il sostegno dei due vescovi (Mons. Damiano e Mons. Peragine), che l’equipe avrebbe abitato nella canonica adiacente la chiesa di Korçë ed oramai finiti i lavori di ristrutturazione e di adeguamento, la Shtëpia e Misionarëvë è un punto di riferimento per l’intera comunità.

In mancanza del salone parrocchiale – sotto la Chiesa ci sono dei locali ancora inagibili che si spera di recuperare al più presto – si svolgono in casa gli incontri del catechismo. A Korçë, al momento ci sono quattro catecumeni (due donne e due ragazzi) e tre bambini che, essendo figli di cattolici, sono stati battezzati e si preparano alla prima comunione. L’attività di catechismo ha preso il via anche a Bilisht (il capoluogo del Devoll), dove coinvolge due donne adulte catecumene e tre bambini.

E’ ormai un appuntamento fisso l’oratorio per i bambini che a Korçë si svolge nella palestra del Collegio Preka (la scuola gestita dai Catechisti Maltesi) e pertanto non ha subito interruzioni a causa del maltempo. Di mercoledì in mercoledì, puntualmente alle 16,30 sono soprattutto i bambini di Geologia, un quartiere particolarmente disagiato e abbastanza discriminato nel contesto sociale cittadino, ad aspettare ansiosamente l’inizio delle attività. Sono quasi tutti bambini non cattolici, ma dai missionari hanno appreso una “bella poesia” che inizia con le parole “Padre Nostro” che viene recitata prima di cominciare a giocare.

A Bilisht, invece, è stata fatta la scelta di incontrare i bambini nei loro quartieri di abitazione e ciò ha fatto sì che in autunno sono stati coinvolti bambini ogni volta diversi ma a gennaio, con l’inizio delle nevicate, l’attività è rimasta sospesa. Ma confidiamo nell’arrivo del disgelo di primavera per riprendere con più entusiasmo di prima.

Per i giovani, invece, è stato pensato un programma diverso articolato in tre incontri nel corso dell’anno, sul tema “Alzati!”, preso dal messaggio di Papa Francesco in occasione della GMG 2021.

Su richiesta delle due Comunità riunite in un’unica assemblea nell’ottobre scorso, è stato organizzato un cammino di formazione permanente che ha per tema “I Sacramenti”; con l’attenta partecipazione dei fedeli di entrambe le comunità, si sono già svolti gli incontri su Battesimo, Eucaristia, Matrimonio e Confessione.

In sintonia con il Centro per le Missioni di Agrigento, che ci ha fornito lo schema della Veglia, anche noi abbiamo celebrato la Giornata Missionaria Mondiale, il 23 ottobre, anche se abbiamo adattato al contesto locale orario e modalità di celebrazione: la Veglia ha avuto luogo alle 15,30 in uno dei Parchi cittadini, in modalità itinerante.

Anche la celebrazione del Natale è stata “adattata” al contesto missionario in cui operiamo, come ha potuto constatare don Saverio Taffari, venuto a condividere con noi quel periodo.

Dopo un ritiro predicato da un missionario spagnolo che da tanti anni è presente in Albania e una liturgia penitenziale celebrata insieme ai padri orionini di Elbasan, si è svolta – in tre giorni – la Novena, mentre la Messa del Natale è stata celebrata non soltanto nelle chiese di Korçë e Bilisht, ma anche nelle case di alcune donne cattoliche nei villaggi di Vidohvë e, Arrëz e Çipan. Sono questi i tre villaggi più periferici del Devoll, che in questo primo anno pastorale si è deciso di attenzionare. Il territorio della Missione è vastissimo; si compone di quattro centri principali: Korçë, Bilisht, Pogradëc e Erzekë, quattro città a più di mezz’ora di strada l’una dall’altra, ma ad ognuna di esse fanno capo decine di villaggi. Basti pensare che ad esempio a Pogradëc non si celebra Messa da circa venti anni ed anche a Korçë, che essendo il capoluogo della regione è stato sempre raggiunto almeno per la celebrazione domenicale, ci sono villaggi (tra i quasi 150 suddivisi nei 14 comuni) dove dalla caduta del regime non ha mai messo piede un missionario cattolico.

Anche sul fronte della carità abbiamo mosso i primi passi e gettato le basi per una collaborazione dei cattolici alle mense gestite nella città di Korçë dagli ortodossi e dagli evangelici.

Facendo seguito ad una tradizione portata avanti dalle Suore del Buon Pastore che nel mese di dicembre hanno lasciato definitivamente la città di Korçë, in occasione del Natale abbiamo distribuito alle famiglie più povere un pacco contenente generi alimentari di prima necessità e colto l’occasione per avviare una indagine conoscitiva sulle reali situazioni di povertà e quindi sui bisogni più immediati.

In questi mesi, inoltre, raccogliendo l’invito del Vescovo Giovanni alla comunione tra le varie zone pastorali in cui è suddivisa l’Amministrazione, abbiamo visitato le comunità di Valona Babica, Orikum, Berat, Kuçova, Saranda e Delvinë. Le visite sono occasione di incontro con altre realtà missionarie (nell’Amministrazione sono presenti solo comunità religiose e missionari fidei donum), che consentono di conoscere i luoghi e le comunità ed imparare quello stile che deve contraddistinguere chi vuole operare in un contesto di missio ad extra.

In terra di Albania non può mancare il pellegrinaggio sulle orme dei martiri albanesi e di fatti abbiamo colto l’occasione della visita del nostro vescovo Alessandro, per l’apertura ufficiale della missione, per recarci a Scutari e visitare il Memoriale dei Martiri ed incontrare le Clarisse e le Stigmatine. E’ una grazia poter ascoltare dal vivo le testimonianze di quelle donne che hanno vissuto – personalmente o indirettamente – le persecuzioni religiose e che risplendono nel loro vissuto di testimoni credibili.

Con la Messa del mercoledì delle Ceneri anche le comunità di Korçë e Devoll hanno iniziato il cammino di quaresima e noi ci prepariamo ad un altro periodo di grazia.

L’equipe missionaria dell’Arcidiocesi di Agrigento