Peregrinatio Reliquia Livatino: la Tappa a S.Margherita di Belice (6-8 dicembre)

La reliquia del beato Rosario Angelo Livatino, nel contesto della peregrinatio  diocesana, dal 6 all’8 dicembre 2021, è stata accolta dalla comunità ecclesiale e civile di Santa Margherita di Belice, la “città del Gattopardo” (vedi). Il reliquiario è stato accolto il 6 dicembre nella chiesa Madre della città dove è stata celebrata una S. Messa dall’arciprete don Tonino Cilia e, a seguire, si è tenuta una catechesi, da don Massimo Musso,  sul vangelo delle  Beatitudini e l’Adorazione Eucaristica. Il 7 dicembre, nella mattinata i ragazzi delle scuole si sono recati in pellegrinaggio alla Reliquia e nel pomeriggio, nell’aula consiliare,  dedicata al giudice Rosario Livatino, si è tenuto un convegno con interventi della Comunità civile, ecclesiale, scolastica e dell’ Associazione Libera, che hanno promosso l’iniziativa che,  ha visto, inoltre, il contributo artistico con interventi musicali di Emanuele Marchese, giovane di Santa Margherita di Belìce, ci ha proposto, tra gli altri, un suo brano sul Giudice Livatino, con il quale ha vinto un concorso  e l’intervento del Vicario Generale dell’Arcidiocesi , don Giuseppe Cumbo, in rappresentanza dell’Arcivescovo, mons. Damiano, impossibilito a partecipare per impegni pastorali. Nel pomeriggio, nella Chiesa madre, si sono tenuti momenti dedicati alla preghiera personale dei fedeli ed una catechesi sul martirio per concludere,  in serata,  con una veglia di preghiera comunitaria. L’otto dicembre, Solennità dell’Immacolata,  nella mattinata un momento di condivisione e riflessione con i ragazzi del catechismo che si sono preparati all’evento, guidati dai catechisti, con la l’elaborazione di lavori (prodotti multimediali, poesie, disegni, riflessioni…) che sono stati presentati e condivisi con la comunità nel pomeriggio prima della Messa a conclusione della peregrinatio e la proiezione del documento-film “Sub Tutela Dei, il giudice beato” di Francesco Millonzi.

Al termine della breve ma intensa tappa, per don Tonino Cilia, la presenza della Reliquia in città,  è stato un momento di grazia per grandi e piccoli. Rosario Livatino – ci dice – è stato presentato come, il Santo della porta accanto, una persona “normale” che ha vissuto in pienezza la sua vocazione battesimale, testimone del Vangelo fino alla morte eroica. Per molti – continua –  l’incontro con la reliquia è stato motivo di riflessione, meditazione e in tanti è risuonato l’interrogativo:  fino a che punto io,  come cristiano,  sono disposto a dare la vita come Lui per il Vangelo, per i valori della giustizia, della verità? Per altri l’incontro con la figura e la testimonianza credibile del  Giudice  è stato motivo di speranza per un cambiamento della nostra Comunità.”

(dal settimanale diocesano “L’Amico del Popolo”)