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Frammenti d’Arte ’22, L’architettura e la teologia dei Gesuiti: il collegio di Sciacca

Don Emanuele Massimo Musso, rettore della chiesa San Giuseppe, collaboratore della parrocchia della beata Maria vergine del Carmine in Sciacca e del settimanale diocesano “L’Amico del Popolo” per il qualetiene la rubrica “Tanto per pensare… Pillole di Teologia”, docente di introduzione alla teologia alla Lumsa di Palermo e di storia della spiritualità cristiana presso il seminario arcivescovile di Agrigento, è stato invitato a presentare, sabato 30 luglio (ore21:00),  il background teologico-spirituale all’architettura gesuitica del collegio saccense.

Dietro il collegio dei gesuiti di Sciacca, oggi sede del Comune, si staglia una persona, Ignazio di Loyola, e un’opera: gli “Esercizi spirituali”. Ignazio, dopo la sua conversione e l’esperienza spirituale di Manresa, di cui ricorrono il cinquecentenario, comprende come il mondo e l’umano

siano essenzialmente buoni. Il peccato ha deturpato, ma non completamente rovinato la creazione. La grazia presuppone la natura e la eleva. Da qui l’impegno di Ignazio nell’educare non solo lo spirituale, ma anche l’umano, attraverso i collegi e la loro architettura. Don Massimo ha già trattato la spiritualità gesuitica nel suo manuale di storia della spiritualità dal titolo: Sulle orme di Cristo. breve storia del vissuto cristiano, Aracne, Roma 2019.

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Carmelo Petrone