Auguri di Buona Pasqua 2015

I bambini hanno paura del buio, i grandi invece hanno paura della luce. Così ho trovato scritto in una rivista, ma vorrei che non fosse così per nessuno. La Pasqua è la festa della luce. Cristo è la luce che riscalda e illumina. Egli non solo ce la dona ma ci fa anche degli illuminati. È così che venivano chiamati i primi cristiani e oggi, dobbiamo convincerci, è questo il modo nuovo con cui ci dobbiamo presentarci al mondo aggredito dalle tenebre. Lo sappiamo, Cristo, il Risorto, ha vinto la morte ed è risuscitato segnato dalle ferite della passione. Alla Pasqua ci si prepara, ma per viverla. E viverla, appunto, è essere e sentirsi figli della luce: donne e uomini capaci di speranza, di gioia, di sogni… è vivere da risuscitati, insomma. Per riuscirci, dobbiamo sempre più spesso far risuonare nel cuore le parole di Gesù: “Non temete, ci sono io”. Pasqua è fare il passaggio da tutto ciò che sa di sconfitta e di morte a ciò che è vita e vitalità. È lasciare alle spalle le paure, gli egoismi, i rancori, i risentimenti che ci appesantiscono e ci rendono tristi, per camminare con passo leggero e al ritmo dell’ alleluia verso ciò che vale, è grande, è bello, è gioia. Qualche volta sembra che più che paura della morte, abbiamo timore di essere persone nuove. Perché esserlo significa dover cambiare stile di vita, atteggiamenti, anzi di più, vivere la fede così come vuole Gesù e non zavorrata da nostalgie, abitudini, paure inutili, devozioni che appesantiscono. Pronzato, in un suo scritto, invitava i cristiani a far risuscitare Cristo, a farLo uscire dal sepolcro, ad aiutarLo a togliere la pietra che chiude il sepolcro, a farlo uscire dai luoghi in cui Lo abbiamo rinchiuso per permetterGli di andare là dove Lui preferisce, nei luoghi dove c’è la carne sanguinante che Gli rassomiglia. Pasqua è meravigliarci di Dio che è diverso da quello che noi pensiamo e vogliamo. Dio che abita nei luoghi sicuri, che conforta, che c’è per il nostro quieto vivere. Lui invece appena risorto si mette in movimento e chiede ai suoi di mettersi per strada. Il profumo della Pasqua deve diffondersi, deve riempire cuori e luoghi. La Sua gioia è ‘frizzante’, la Sua proposta è provocante, la Sua presenza è inquietante. Quando andai in Terra santa mi colpirono le parole del frate che accolse noi pellegrini. Concluse il suo dire così: Ma attenti, il sepolcro è vuoto. Lui non c’è. Come augurio per la S. Pasqua vi offro queste parole di Gesù: “Non temere” e “Non mi trattenere”. Accettiamo perciò il rischio di un Dio che dice no alla morte, lasciandoci coinvolgere nella Sua avventura d’amore. Buona Pasqua!!! Alleluia!!!! Francesco Montenegro Arcivescovo