I missionari agrigentini ci scrivono: dall’Egitto sr. Anna Elena Presti

Carissimi Sr. Maria Teresa, membri del centro missionario e tutta la Diocesi di Agrigento

Anzitutto vi ricambio gli auguri natalizi e per il nuovo anno auspicando un anno benedetto dal Signore Gesu` all’insegna della pace, della fratellanza e della carità: Auguro a tutti: che l’amore del piccolo Gesu` avvolga ogni cuore e in quest’oasi di letizia vivere nella sua gioia ogni momento, che diventi dono gratuito di se` a Dio e ai fratelli, e aiutare ciascuno ad essere vero figlio di Dio in Gesu` che ha assunto la natura umana per essere per noi: “Via,verita` e vita”.

In questa terra egiziana, ove i musulmani sono la maggioranza, ma divisi in partiti, non e` facile vivere sempre nella concordia e nella pace. Con i fanatici spesso accadono fatti dolorosi come quello di dicembre con la bomba e i kamikaze nella Chiesa ortodossa, o deragliamanto di treni quando alla guida vi sono cristiani … e tanti altri guai… c’e` bisogno di una vita salda nella fede profonda, in Dio uno e trino e nella trasparenza e testimonianza cristiana del Vangelo vissuto, per aiutare i cristiani a saper abbracciare la croce di ogni giorno e, poter essere di stimolo ai musulmani perché possano scoprire la bellezza della vita cristiana. Anche nei posti di lavoro, dove spesso, sono messi da parte appunto perché cristiani.

Da quando abbiamo aperto la missione in Egitto sono entrate 14 giovani egiziane che, dopo la formazione iniziale e aver fatto i loro corsi formmativi di catechetica e teologia e altre università, si dedicano alla formazione cristiana e umana dei bambini, dei giovani e delle donne, ogni settimana, nella nostra Chiesa parrocchiale e anche nei villaggi.Tre di loro sono andate in Giordania per aprire una nostra comunità. Qui in Egitto abbiamo già aperto quattro comunità: una per la formazione, una per curare i malati con il poliambulatorio e, le altre due qui al Minia, una per accogliere studenti povere dei villaggi che trovano difficoltà a pagare la retta e per il servizio pastorale nella scuola cattolica, una che comprende: accoglienza anziane, bambine e ragazzine orfane e con difficoltà in famiglia e un Asilo Nido per aiutare le mamme che devo lavorare. Tutte le comunità sono impegnate nel servizio pastorale e catechetico nelle parrocchie.

In casa ospitiamo una ventina di giovani studentesse dei villaggi, sia universitarie che della scuola superiore e, anche con loro facciamo incontri fraterni e formativi per aiutarle a vivere con gioia la loro appartenenza a Gesù. Qui si sentono in famiglia, sono molto serene. Mi amano tanto! E vogliono la mia preghiera perché si sentono più protette dal Signore!

Siamo inserite anche in una scuola cattolica che accoglie cristiani e musulmani ove si insegna religione ai cristiani cattolici, ortodossi ed evangelici, e si fa pastorale scolastica. Qui si verificano belle esperienze di dialogo e accoglienza reciproca.

Anche nella pastorale dei carcerati e delle loro famiglie, si fanno esperienze belle ove avvengono conversioni vere e si sperimenta l’aiuto della grazia e della preghiera.

Le bambine che abbiamo nella casa-famiglia, trovano nelle Suore e nel personale che ci aiuta, delle mamme e sorelle che le aiutano a crescere con dignità: bambine che si portano dentro tante sofferenze, ora vivono col sorriso, la serenità e l’equilibrio ritrovati.

Pure le anziane che ospitiamo sono gioiose e serene perché si sentono parte della famiglia. Amano pregare insieme. Si celebra la S. Messa con loro e si sentono accolte e amate. Cantano e si fanno momenti di festa insieme specialmente nelle feste liturgiche e nei loro compleanni.

Devo ammettere che qui la gente è semplice e ha il cuore aperto verso il Signore , ma il secolarismo e la droga hanno iniziato a creare problemi anche qui, cosa che ci chiede tanta attenzione e impegno per vedere come arginare questo male che sta dilagando…

Nella zona in cui viviamo vi sono tanti poveri! Il mio compito particolare è quello di ascolto e aiuto ai poveri. La nostra comunità aiuta circa centocinquanta famiglie tra, bambini con l’adozione a distanza che aiutiamo per la loro crescita fisica e culturale, e famiglie povere e i malati che hanno bisogno di tutto! Stiamo attenti ai loro bisogni.

Quest’anno ad alcune famiglie abbiamo dovuto comprato letti e materassi perché li avevano venduti per saldare i loro debiti. Ad un’altra abbiamo procurato i materassi e i lettini per i bambini, perché da quando si sono sposati hanno dormito su tavole, sopra una coperta e i bambini a terra. Ad un’altra la cucina perché, dopo averla venduta per saldare debiti, andavano a cucinare dai vicini di casa, quando era possibile e, tutta la roba conservata nei sacchi neri di plastica; e non sono i soli a vivere così. Tanti hanno armadi di legno fradicio che non possono riparare, ve ne sono che non hanno nemmeno un tappeto di iuta per sedersi, per cui stanno seduti sulla nuda terra per consumare i loro pasti mancando anche di sedie per sedersi. Le situazioni sono tante: molte famiglia vivono in una sola stanza con i gabinetti in comune per tre o quattro famiglie. Sotto il letto custodiscono tutti i loro averi. Stiamo anche lavorando con collaboratori, per trovare alle donne posti di lavoro per poter avere una vita più dignitosa dato che il lavoro degli uomini è mal retribuito e non basta al fabbisogno familiare.

Si, durante la nostra permanenza qui, al Minia (dal 1997) tante cose sono migliorate. Dopo aver insegnato loro elementi fondamentali di educazione domestica, i bambini ora sono puliti e ordinati quando vengono al catechismo e quando vanno a scuola. Certo per la scuola dobbiamo aiutarli per comprare l’uniforme e le scarpette perché se non ce l’hanno vengono picchiati o lasciati fuori dalla porta di classe. Lo stesso castigo subiscono se non hanno fatto bene i compiti. Molti di loro, avendo genitori analfabeti, non sono aiutati e quindi devono andare al doposcuola. Devo dire però che il doposcuola devono farlo per forza perché gli insegnanti nelle classi non insegnano bene ed è una vera piaga.

In questa nostra permanenza qui al Minia, tanti ragazzi hanno potuto conseguire il diploma e hanno potuto trovare un lavoro decente. Ma c’e` ancora tanto da fare….

Un bel gruppetto di giovani, con l’adozione a distanza, ha frequentato l’università e adesso lavora e ci aiuta nella catechesi e nelle varie attività parrocchiali. Tre giovani universitarie hanno iniziato la formazione nella nostra congregazione perché vogliono essere suore come noi.

Stiamo anche ricostruendo la Chiesa parrocchiale perché era molto vecchia! Tante sono le persone impegnate a fare turni di lavoro nella costruzione.

Da parte nostra siamo impegnate a vivere i nostri impegni di vita evangelica esprimendoli con l’accoglienza e la carità a tutti i livelli e la disponibilità ad ogni tipo di bisogno.

Ringraziamo il Signore che, con l’intercessione di Maria SS.ma e S.Anna , ci guida ogni giorno e ci sostiene con la sua grazia lella nostra missione.

Ecco, vi ho raccontato un po’ della mia e nostra presenza qui in Egitto (1995-2016).

In quest’anno della Misericordia noi, Figlie di S.Anna abbiamo celebrato il 150° anniversario di fondazione dell’Istituto e lo abbiamo concluso l’8 dicembre, festa dell’Immacolata. Tutto questo anno è stato un anno di grazia perché intrecciatosi con l’anno della misericordia abbiamo potuto sperimentare come questa è stata vissuta dalla nostra Fondatrice, la Beata Rosa Gattorno in prima persona e come ogni giorno noi, ovunque ci troviamo dobbiamo essere persone di misericordia .

Vi ringrazio ancora per il vostro scritto e per i vostri auguri, mi fa sentire la vostra vicinanza e mi fa piacere! Ringrazio anche Sua Eccellenza, il Vescovo Don Franco dal quale chiedo la Sua benedizione.

Per voi tantissimi auguri di buon lavoro. Complimenti per le vostre iniziative, se potete, ricordatevi anche di noi … è la Provvidenza che ci aiuta ad aiutare.

Con la mia comunità vi siamo vicine nella preghiera perché siete la nostra Provincia. Con fraterno affetto.

Sr. Anna Elena Presti delle Figlie di S.Anna.