60° Casa sollievo della sofferenza, card. Montenegro: “appare sempre più una profezia e una sfida”

Con la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Francesco Montenegro, giovedì 5 maggio 2016, si sono chiusi a San Giovanni Rotondo i festeggiamenti per il 60° anniversario dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, l’Opera di San Pio da Pietrelcina da lui fortemente voluta e inaugurata nel maggio del 1956.

Durante l’omelia, il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute della Cei, ha più volte sottolineato la particolarità di un ospedale che poggia le sue fondamenta sulla sapienza di Padre Pio: “Una sapienza intesa come esperienza di Dio, che lo ha spinto a realizzare un’opera che in questi 60 anni ha curato tante piaghe e ha dato conforto a centinaia di migliaia di ammalati”.

Per il porporato, “Casa Sollievo appare, a distanza di 60 anni, sempre più una profezia e una sfida. In questa giornata, più che sfogliare l’album dei ricordi, dovremmo accendere la fantasia dello spirito per immaginare quanto siamo chiamati a compiere oggi e domani, qui e altrove. È vero che Padre Pio è stato unico, ma è anche vero che noi tutti, grazie al battesimo, siamo chiamati a imitarne l’esempio, facendoci muovere dal fuoco dell’amore di Dio”.

Dopo la Messa, prima di ripartire, il cardinale Montenegro ha visitato l’Unità di medicina fisica e riabilitativa, il nuovo Istituto di medicina rigenerativa e l’Onco-Ematologia pediatrica, dove ha salutato affettuosamente i bambini ricoverati e i loro familiari. In mattinata, prima di celebrare messa, si è recato nella chiesa di San Pio per un momento di raccoglimento e di preghiera sulla tomba del santo.