CELEBRAZIONE DI APERTURA
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La comunità si raduna per l’apertura della Visita Pastorale nei primi vespri della domenica o di un giorno festivo, come stabilito. Il Parroco (o uno dei presbiteri) accoglie l’Arcivescovo alla porta della chiesa e gli porge l’aspersorio con l’acqua benedetta. L’Arcivescovo asperge se stesso e i fedeli, attraversando la navata della chiesa. Nel frattempo si possono cantare le litanie dei santi o un altro canto conosciuto dalla comunità.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, pietà. Cristo, pietà.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.
San Michele, prega per noi.
Santi Angeli di Dio, pregate per noi.
San Giovanni Battista, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Pietro e Paolo, pregate per noi.
Sant’Andrea, prega per noi.
San Giovanni, prega per noi.
Santi Apostoli ed Evangelisti, pregate per noi.
San Libertino, prega per noi.
San Potamione, prega per noi.
Sant’Ermogene, prega per noi.
San Gregorio Agrigentino, prega per noi.
San Gerlando, prega per noi.
Sant’Angelo, prega per noi.
Santa Lucia, prega per noi.
Sant’Agata, prega per noi.
San Vito, prega per noi.
San Giacinto Giordano Ansalone, prega per noi.
San Calogero, prega per noi.
San Pellegrino, prega per noi.
San Nicola, prega per noi.
San Giuseppe Maria Tomasi, prega per noi.
San Leonardo, prega per noi.
Santa Rosalia, prega per noi.
San Domenico, prega per noi.
Sant’Antonio da Padova, prega per noi.
Beato Matteo vescovo, prega per noi.
Beato Francesco Spoto, prega per noi.
Beato Giuseppe Puglisi, prega per noi.
Santi tutti di Dio, pregate per noi.
Nella tua misericordia salvaci, Signore.
Da ogni male salvaci, Signore.
Da ogni peccato salvaci, Signore.
Dalla morte eterna salvaci, Signore.
Per la tua incarnazione salvaci, Signore.
Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.
Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore.
Noi peccatori ti preghiamo ascoltaci, Signore.
Conforta e illumina la tua santa Chiesa ascoltaci, Signore.
Proteggi il nostro Papa Francesco ascoltaci, Signore.
Proteggi il nostro vescovo Francesco ascoltaci, Signore.
Proteggi tutti i ministri del Vangelo ascoltaci, Signore.
Proteggi e santifica questo tuo popolo ascoltaci, Signore.
Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica.
Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica.
Terminata l’aspersione, l’Arcivescovo sosta in silenzio dinanzi al SS. Sacramento per una breve adorazione; quindi si reca nel presbiterio. Il Parroco (o uno dei presbiteri) si reca davanti l’altare e invita a pregare per l’Arcivescovo.
Il Parroco (o uno dei presbiteri):
Preghiamo per il nostro Arcivescovo Francesco.
Dopo una breve pausa di silenzio, il Parroco (o uno dei presbiteri) dice una delle seguenti orazioni.
Il Parroco (o uno dei presbiteri):
O Dio, Pastore eterno, che edifichi la Chiesa
con la varietà e la ricchezza dei tuoi doni,
e la governi con la forza del tuo amore,
concedi al tuo servo Francesco
che hai posto a capo della comunità Agrigentina
di presiederla in nome di Cristo
come maestro, sacerdote e pastore.
Per Cristo nostro Signore.
oppure:
O Dio, pastore e guida di tutti credenti,
guarda il tuo servo Francesco,
che hai posto a presiedere
la Chiesa di Agrigento;
sostienilo con il tuo amore,
perché edifichi con la parola e l’esempio
il popolo che gli è affidato,
e insieme giungano alla vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
oppure:
Dona, o Padre, al tuo servo Francesco,
che nella successione apostolica
hai posto a guidare la Chiesa Agrigentina,
Spirito di consiglio e di fortezza,
Spirito di scienza e di pietà,
perché fedele alla sua missione
edifichi la tua Chiesa
sacramento universale di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
L’Assemblea:
Amen.
Subito dopo, secondo l’opportunità, uno o due rappresentanti della comunità ecclesiale e civile rivolgono un discorso di benvenuto, a cui fa seguito il saluto dell’Arcivescovo.
Quindi l’assemblea si raccoglie in preghiera per la celebrazione comunitaria dei Vespri secondo l’ufficio del giorno, introdotti dal Lucernale nel modo seguente.
Accanto all’ambone è collocato il cero pasquale acceso. Le candele dell’altare sono spente. Si prepari il turibolo e una candela spenta per l’accensione delle candele dell’altare dal cero, quando previsto.
Un sottofondo musicale accompagna la processione d’ingresso dei ministri all’altare.
L’Arcivescovo, fatta la debita riverenza all’altare, senza incensarlo raggiunge la sede.
Saluto e Invocazioni
L’Arcivescovo:
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,
che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre.
L’Assemblea:
A lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
L’Arcivescovo:
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra si batteranno il petto. Sì, Amen!
L’Assemblea:
Dice il Signore Dio:
Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
L’Arcivescovo:
Fratelli e sorelle,
[nei Primi Vespri della domenica]
con questa celebrazione vigiliare entriamo nella domenica,
Pasqua settimanale, memoriale della morte e resurrezione del Signore.
[nei Primi Vespri di un giorno festivo]
con questa celebrazione vigiliare entriamo nella solennità/festa di [N.],
memoriale del mistero della salvezza compiuta da Dio nella storia umana.
Mentre il mondo passa dalla luce del giorno al buio della notte,
la nostra comunità si raduna in preghiera e invoca il Cristo,
volto visibile del Padre e luce che illumina il mondo
perché egli, con la sua presenza, come la colonna dell’esodo, guidi il suo popolo,
rischiari l’umanità, distrugga il peccato e ci mostri la radiosa luce del suo volto.
A Lui volgiamo lo sguardo e il cuore,
per lasciarci illuminare e camminare nella sua luce.
Invocazione a Cristo Luce delle genti
L’Arcivescovo si pone davanti al cero pasquale e acclama, alternandosi con l’Assemblea.
L’Arcivescovo:
O Cristo, Verbo di Dio, Luce della Luce senza principio,
aiuto dello Spirito, noi ti lodiamo.
Triplice luce di una gloria indivisa, noi ti lodiamo.
L’Assemblea:
Hai dissipato le tenebre e creato la luce e in essa tutto hai creato.
Hai dato vita alla materia, imprimendovi il volto del mondo
e i tratti della sua bellezza.
Il Coro:
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
(o un altro canto conosciuto dalla comunità)
L’Arcivescovo:
Hai illuminato lo spirito dell’uomo con la ragione e la sapienza.
Ovunque si riflette la tua luce eterna,
perché con la luce l’uomo scopra la vera bellezza e tutto diventi luminoso.
L’Assemblea:
Hai illuminato il cielo di luci variopinte.
Alla notte e al giorno hai comandato di alternarsi
con una norma di fraterna amicizia;
la prima pone termine alle fatiche del corpo,
l’altra sprona al lavoro comandato;
e noi fuggiamo le tenebre per affrettarci verso quel giorno
al quale nessuna notturna tristezza potrà mai porre fine.
Il Coro:
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
(o un altro canto conosciuto dalla comunità)
L’Arcivescovo:
Da’ alle mie palpebre un sonno leggero
perché la mia voce non resti a lungo silenziosa.
Mentre il creato veglia per salmodiare con gli angeli,
il mio sonno sia sempre ricreato della tua presenza;
e la notte non faccia ricordare le colpe del giorno,
e stranezze notturne non popolino i miei sogni.
L’Assemblea:
Anche se il corpo è inerte, lo Spirito, o mio Dio, ti loda!
Padre, Figlio, e Spirito Santo,
a te onore e gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen.
[Gregorio Nazianzeno]
Il Coro:
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
(o un altro canto conosciuto dalla comunità)
Uno dei ministri accende le candele dell’altare dal cero pasquale.
Subito dopo l’Arcivescovo incensa l’altare e lo venera. Quindi prosegue con la seguente acclamazione.
L’Arcivescovo:
Ti benediciamo, o Cristo Verbo di Dio, Luce da Luce senza principio.
Tu hai dissipato ogni tenebra, l’hai trasfigurata in luce;
hai illuminato la nostra mente, hai dato sapienza alla ragione.
In te, Luce, vediamo la luce; per te, Luce, diventiamo luce.
Te, Sapienza, canti il nostro cuore:
a te e al Padre e allo Spirito Santo onore e gloria nella Chiesa
ora e nei secoli dei secoli.
L’Assemblea:
Amen.
Celebrazione dei Vespri
Segue la celebrazione dei Vespri, a partire dalla salmodia.
Dopo la Lettura Breve, se lo ritiene opportuno, l’Arcivescovo può tenere una breve omelia.
Al canto del Magnificat l’Arcivescovo incensa l’altare e l’immagine della Beata Vergine Maria.
La celebrazione si conclude nel modo consueto.
CELEBRAZIONE DI CHIUSURA
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La Visita Pastorale si conclude con la Celebrazione Eucaristica.
Se durante la Messa si amministra il sacramento della Cresima e se le norme liturgiche lo prevedono, si può utilizzare il formulario della Messa rituale della Confermazione. In questo caso le letture si possono scegliere tra quelle proposte dall’apposito lezionario o si possono utilizzare quelle della Messa del giorno. Il colore delle vesti sacre è il rosso o il bianco.
Al termine della Messa, dopo l’orazione e prima della benedizione, un rappresentante della comunità rivolge un discorso di ringraziamento, a cui fa seguito il saluto dell’Arcivescovo.