Significato e programma dell’evento giubilare del 5 marzo

L’Arcivescovo di Agrigento, card.Francesco Montenegro, raduna la Chiesa Agrigentina per il primo di due eventi giubilari diocesani, che si terrà al PalaMoncada di Porto Empedocle nel pomeriggio di sabato 5 marzo, a partire dalle ore 15.30. Don Giuseppe Agrò, vicario per la pastorale diocesana, illustra il significato ed il programma dell’evento giubilare.

Nella Lettera Pastorale il Vescovo definisce il Giubileo «una marcia in più nel cammino iniziato in questi anni». Non è dunque un evento “altro” rispetto alla vita della Chiesa, nonostante la sua straordinarietà, ma rientra in quei segni dei tempi che Papa Francesco ha saputo intuire e sta invitando la Chiesa intera a leggere.

«Oltre a essere un’occasione per trovare misericordia – continua l’arcivescovo – è possibilità per esercitarci a essere misericordiosi, capaci cioè di recuperare uno sguardo sincero con cui guardare il mondo e gli uomini e le donne che lo abitano». In quanto tale non si può ridurre ad alcune pratiche per ottenere l’indulgenza, ma richiede una serie di esercizi per apprendere l’arte della misericordia.

I due eventi diocesani rispondono così all’esigenza di compiere l’«atto personale e comunitario di misericordia» che il Vescovo ci chiede verso la nostra Chiesa e il nostro territorio.

In questo primo evento, in particolare, ci chiederemo cosa significa essere misericordiosi diventando «comunità dal volto nuovo per una nuova presenza nel territorio», a partire dalla riflessione avviata nei primi due moduli del PFU: come abitare in modo nuovo il nostro territorio, rinnovandoci secondo lo stile dell’iniziazione cristiana e superando la tentazione dell’autoreferenzialità, dell’autocompiacimento e dell’autoconservazione?

L’evento giubilare del 5 marzo ci servirà così per un momento di riflessione comunitaria e per un momento propriamente celebrativo.

Nel primo momento – “Rinnoviamo l’alleanza” – ci soffermeremo a riflettere su alcune questioni che dovranno segnare il percorso pastorale dei prossimi anni. Come nella solenne “rinnovazione dell’alleanza a Sichem” (cf. Gs 24), in cui le tribù di Israele, radunate da Giosuè, hanno ripensato l’alleanza in riferimento alla terra e rinnovato gli impegni a servizio di Dio e del popolo, anche noi torneremo a interrogarci sul nostro rapporto con il territorio alla luce della Parola di Dio.

Questo primo momento sarà articolato in cinque tappe.

  • La composizione dell’assemblea ci aiuterà a prendere coscienza del nostro essere convocati attorno al nostro Vescovo per formare l’unica Chiesa che vive in Agrigento e sarà già così espressione ed esercizio di ecclesialità.
  • La composizione del luogo ci ricorderà che ogni luogo può diventare spazio sacro a condizione di sapervi scorgere la presenza di Dio che si manifesta nei segni della fede.
  • Quindi riserveremo un’attenzione speciale all’accoglienza della Parola per ricentrare in essa ogni riferimento della fede e della vita.
  • Su questo sfondo apriremo una riflessione dialogica, durante la quale leggeremo noi stessi e presenteremo al nostro Pastore criticità, limiti e punti deboli emersi nei laboratori del PFU, come in una sorta di esame di coscienza comunitario; a questa lettura e alle domande che ne verranno fuori don Franco risponderà aiutandoci ad attuare l’insegnamento biblico e teologico sulla misericordia e dandoci indicazioni e suggerimenti.
  • Infine faremo la rinnovazione dell’alleanza, con la professione di fede battesimale e gli impegni per proseguire il cammino intrapreso.

La S. Messa costituirà la seconda parte – “Celebriamo la misericordia” – della nostra adunanza, che si concluderà con la preghiera per ottenere il dono dell’indulgenza giubilare.