Si è spenta Suor Mercedes Randisi, religiosa paolina nativa di Cattolica Eraclea

Il 10 maggio, nella comunità di Albano Laziale, si è spenta Suor Mercedes Randisi, religiosa paolina nativa di Cattolica Eraclea.
Dopo il servizio in libreria a Vercelli, Suor Mercedes ha iniziato una ricchissima attività apostolica: per due mandati consigliera della Provincia Religiosa di Milano, è poi stata superiora della Casa Madre di Alba e infine missionaria per 12 anni in Pakistan e per altri 13 in Romania.

 

Pubblichiamo la lettera con la quale Sr Anna Maria Parenzan Superiora generale delle Figlie di San Paolo comunica alla consorelle la morte di suor Mercedes e ne tratteggia la vita

Carissime sorelle, nel reparto San Raffaelle della comunità di Albano, alle 4 di questa mattina, a causa di un edema polmonare, ha pronunciato il suo «eccomi» per sempre, la nostra sorella

Randisi Filippa sr. Maria Mercedes

nata a Cattolica Eraclea (Agrigento) il 9 agosto 1930

La vita paolina di Sr Mercedes è caratterizzata da un grande desiderio di compiere sempre e perfettamente la volontà del suo Signore, attraverso un profondo amore. Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 24 marzo 1952. Fin dall’inizio, le formatrici riconoscevano in lei una persona di vita interiore, osservante, dimentica di sé, docile, capace di trattare tutti con vera carità. Scrivevano: «Buonacome un pan di burro… una vera paolina… Ce ne fossero tante così». Dopo il tempo di formazione e un anno di esperienza nella diffusione capillare a Reggio Calabria, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1955. E proprio in quel giorno, ebbe l’occasione di sperimentare una particolare tenerezza da parte della Prima Maestra Tecla che trascorse tutto il pomeriggio in compagnia delle neo professe che non avevano ricevuto la visita dei genitori. Durante lo juniorato, si dedicò alla “propaganda” a Reggio Calabria e iniziò poi un tempo di studio, a Roma, per il conseguimento dell’abilitazione magistrale. Venne quindi trasferita ad Alba come assistente di formazione e nel 1967, a Vercelli, per prestare aiuto nella libreria e contemporaneamente frequentare l’Università degli Studi di Torino dove, il 7 aprile 1975, ottenne la laurea di dottore in pedagogia. La serietà nell’impegno, permise a Sr Mercedes di unire allo studio anche il servizio di consigliera, per due mandati consecutivi, della provincia di Milano: dal 1973 al 1978 risiedette nella casa provinciale di Via Mancini (Milano) e fu quindi superiora della comunità milanese di Via Varanini.

Nel 1980, ritornò ad Alba per svolgere il servizio di superiora della numerosa comunità di Casa Madre. Accolse, nel 1983, l’invito a recarsi missionaria in Pakistan. Non più giovanissima, mise ogni impegno per studiare la lingua inglese e l’urdu ed essere in grado di accompagnare e formare le giovani che a mano a mano entravano in Congregazione. A Lahore, fu formatrice delle postulanti e delle novizie, e dal 1986 consigliera di delegazione e incaricata della formazione iniziale. Scriveva alla superiora generale: «La passione missionaria è sempre grande e voglio viverla in totalità: venga il tuo regno, Signore, fino ai confini del mondo, concedimi di vivere e annunciare paolinamente la tua parola che salva: eccomi!». Nel 1995, si apriva un’altra parentesi della sua vita, certamente la più sofferta: sei anni di assenza dalla comunità per prestare aiuto e sollievo alla mamma anziana e gravemente ammalata. Comunicava alla superiora generale: «Come sai, non posso lasciare sola la mia mamma…. Mi affido totalmente alla volontà di Dio. Il mio desiderio di vivere la nostra missione è sempre vivo e forte, vissuto per il momento nella realtà quotidiana di servire la mia mamma. Il “Vieni e seguimi”, il “Vai”, “Onora tuo padre e tua madre” sono vissuti in un’offerta di amore». La sindrome involutiva cerebrale che aveva colpito la mamma, la rendeva particolarmente depressa e diffidente. Testimoniava Sr Mercedes: «Non è facile. Mi abbandono totalmente al Signore, ponendo la mia vita nelle sue mani… Ogni amore vero richiede oblazione… stare fuori della comunità e lontana dalla missione è una sofferenza grande; sono certa che il Signore l’accetta come attualizzazione del mio “eccomi”». La mamma moriva nel febbraio 2001 ma Sr Mercedes, incurante delle fatiche che l’avevano già molto provata, nel maggio dello stesso anno, era pronta per avviare una nuova tappa di vita: l’esperienza missionaria in Romania. A Bucarest, apprese una nuova lingua e una nuova cultura; a Bucarest fu superiora locale dal 2003 al 2006; a Bucarest, avviò con una grande dedizione, il primo gruppo di Annunziatine.

Nel febbraio 2014, si apriva l’ultima fase della sua esistenza vissuta in un grande silenzio, provata da un susseguirsi di gravissime malattie: dapprima l’operazione al colon per asportare un tumore; qualche mese più tardi un infarto cardiaco e quindi un’emorragia cerebrale. Accolta amorevolmente nella comunità di Albano, Sr Mercedes ha vissuto questi anni in un’apparente assenza da tutto e da tutti. Solo a tratti i suoi occhi brillavano e davano segni di conoscenza. Certamente continuava a ripetere nel suo cuore l’«eccomi» che aveva segnato tutta la sua vita.

E anche questa mattina, Sr Mercedes è andata al Signore nel silenzio e nella pace lasciando a tutte noi un esempio di amore, di umiltà, di forte impegno, di una vita paolina vissuta ad alta tensione nella continua ricerca di ciò che poteva fare il maggior bene. Come l’apostolo Paolo, «ha servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove… senza mai tirarsi indietro da ciò che poteva essere utile al fine di predicare il vangelo». A lei affidiamo le sorelle che ha molto amato, specialmente quelle del Pakistan e della Romania e poniamo nel suo cuore anche le Annunziatine rumene per le quali ha certamente offerto gli ultimi anni della sua vita.

Roma 10 maggio 2016