Seminario: sette nuovi seminaristi

“Quanti ragazzi entreranno in Seminario quest’anno?”. È questa la domanda che nei mesi estivi è rivolta molto spesso a chi cura la formazione dei seminaristi e a chi opera nel campo della pastorale vocazionale. È una domanda che, aldilà della preoccupazione dei numeri, dimostra l’amore per il “cuore della diocesi”, un cuore che abbiamo bisogno di vedere sempre attivo e vivo grazie alla presenza di chi si mette in cammino per seguire il Signore.
E la Chiesa Agrigentina continua a contemplare la bontà di Dio anche attraverso la rifioritura della comunità del Seminario. Dal settembre del 2012 ad oggi il Signore non ha fatto mancare segni di speranza che si sono manifestati nella disponibilità di tanti giovani che si sono messi in cammino verso il sacerdozio. Sì, segni di speranza. Perchè guardando il Seminario scorgiamo la mano provvidente di Dio che invita la nostra Chiesa ad andare avanti e a guardare in avanti, invitandoci, nello stesso tempo, ad impegnarci a seminare nei solchi della storia attuale il seme della buona testimonianza che suscita vocazioni.
Sette giovani entreranno a far parte della comunità del Seminario: Ignazio Bonsignore di Agrigento, Giuseppe Dispoto di Cammarata, Tony Gucciardo di Siculiana, Gioacchino La Rocca di Campobello di Licata, Pippo Licata di Aragona, Calogero Sallì di Porto Empedocle e Francesco Traina di San Giovanni Gemini. Concluso l’anno propedeutico che li ha visti impegnati nel discernimento attraverso un inserimento graduale nella vita di preghiera, nella meditazione della Parola, nella vita comunitaria e diocesana e nell’attenzione sempre più attenta ai bisogni degli ultimi, iniziano l’esperienza del Seminario con l’ingresso al primo anno del biennio filosofico. Già parte integrante della comunità, i sette neo-seminaristi hanno partecipato ad una tre giorni di programmazione guidata dal rettore, dal vicerettore e dal padre spirituale, alla missione popolare proposta a Raffadali e, dal 21 al 26 settembre, parteciparanno agli esercizi spirituali, appuntamento fondamentale per iniziare un nuovo anno di formazione.
Nella comunità propedeutica, invece, quest’anno saranno in sei a fare il loro “ingresso”, provenienti da diverse comunità della nostra diocesi. Più che dare notizie su di loro è giusto chiedere preghiere per loro. Possano fare un buon discernimento mettendosi in ascolto e lasciandosi guidare da Colui che li ha chiamati e da coloro che la Chiesa ha posto come formatori in Seminario.

Giuseppe Cumbo