Montenegro: “perdiamo tempo a discutere se una processione deve essere lunga o breve e il mondo ci scappa dalle mani”

L’Arcivescovo di Agrigento, intervenendo alla presentazione dell’Enciclica del Papa, presentata il 1 settembre ad Agrigento (clicca qui), ha dichiarato: “Questa enciclica è una grossa scossa che il Papa vuol dare alla Chiesa. Noi siamo abituati a parlare sempre di cose sante e santi o di cose che legano la nostra vita ad essi. E questo va fatto… Noi siamo custodi del creato. Dobbiamo pensare al mondo in grande per poi amare di più il luogo dove viviamo e renderlo migliore. Abbiamo una grossa responsabilità.

Io – ha proseguito l’Arcivescovo – accoglierò con grande rispetto la lettera – perché i giornali hanno detto che mi arriveranno 1500 firme – per la processione di san Calogero a Porto Empedocle perché bisogna salvare la tradizione… La tristezza è che non ricevo mai firme quando c’è un uomo che viene offeso nella sua dignità, quando c’è qualcosa che offende l’uomo. Dove sono i cristiani… perdiamo il nostro tempo nel discutere se una processione deve essere lunga o deve essere breve e il mondo ci scappa dalle mani e se il mondo ci scappa dalle mani siamo noi che stiamo scappando dalla mani di Dio. Anche se pensiamo che il nostro rapporto con lui è forte perché la nostra devozione ai santi è forte. Il Signore ci dice e il Papa nell’enciclica ce lo ricorda che dobbiamo essere devoti degli uomini… è inutile portare la statua del santo e disprezzare l’uomo…”