Il pianto del Cardinale: “riconosciamo Cristo crocifisso nel fratello bisognoso” (VIDEO)

Si è tenuta, lunedì 21 marzo alle ore 21:00, la via crucis della città di Agrigento. La via crucis ha avuto inizio a Porta di Ponte e si è snodata, animata dalle parrocchie della città, per tutta la via Atenea e si è conclusa, con la riflessione dell’Arcivescovo nella chiesa San Domenico.
“La passione è la morte di Gesù – ha detto il Cardinale Montenegro – è una storia che continua e visibilmente commosso ha detto “non potevamo avere conclusione più triste di quella che abbiamo avuto, vedendo quell’uomo infagottato fuori dalla Chiesa che viene che gli venga riconosciuta la sua dignità” (il riferimento è agli operatori ecologici che da mesi ormai protestano davanti il Municipio per essere rimasti esclusi dal bando n.d.r.) . Come lui – ha proseguito il card. Montenegro – tanti altri, tante famiglie che soffrono, tanta gente che chiede di essere rispettata e riconosciuta”. E rivolto ai presenti ha proseguito “quelle vite ci appartengono, non possiamo andare diritti perché il Cristo continua a soffrire… Tante famiglie nel nostro territorio che non riescono a guardare avanti, che hanno paura non solo del domani ma anche dell’oggi. La storia di Cristo non continua lontano da noi ma vicino a noi… e noi – ha detto – dobbiamo scegliere da che parte stare. Non si tratta di cantargli una canzone o di dire una preghiera, ma di avere il coraggio di dire ‘io nel mio piccolo che cosa posso fare’? Quanta gente della nostra città che non ha casa o la stanno perdendo, quanti che vengono sottopagati, quanti hanno perduto un lavoro… questi hanno tutti un nome ‘Cristo’. Quel Gesù che noi amiamo, che preghiera, oggi ci tende la mano, ha bisogno di aiuto”.
E poi l’invito finale: “Noi – ha detto – torneremo a casa, ma continuiamo a guardare il crocifisso, non solo quello appeso alle pareti di casa nostra, ma i Cristi vivi che stanno vicino la porta di casa nostra… non affondiamo nelle nostre preghiere se queste preghiere non diventano vita”.

 

Il video della riflessione del Cardinale Francesco Montenegro