Aragona, dal 27 febbraio al 6 marzo la missione popolare “Perdonati per-donare”

“Tutti, nessuno escluso, sono chiamati a cogliere l’appello alla misericordia”. Sono queste le parole di papa Francesco che, nella Bolla d’indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, ha esortato ad organizzare “missioni al popolo” affinché “la parola del perdono possa giungere a tutti e la chiamata a sperimentare la misericordia non lasci nessuno indifferente”.

Accogliendo questo invito, la comunità dell’Unità Pastorale Mater Ecclesiae di Aragona con il parroco don Giuseppe Veneziano (nella foto) si prepara, ormai da mesi, a vivere il dono speciale della Missione Francescana che si svolgerà dal 27 febbraio al 6 marzo p.v.

L’apertura della Missione – che non resterà un fatto momentaneo ed isolato, ma vedrà nell’arco dei prossimi anni la continuazione dell’esperienza nelle altre comunità parrocchiali sino a visitare l’intero paese di Aragona – avverrà alla presenza dell’Arcivescovo Francesco Montenegro che alle ore 18:30 presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Madre consegnando il Mandato ai Missionari, ventott’otto in tutto, tra frati minori, suore e laici, guidati da fra Daniele Cugnata ofm, delegato per le missioni al popolo dei Frati Minori di Sicilia.

Perdonati, per-donare il tema della Missione che farà da sfondo a tutte le iniziative in programma: momenti di evangelizzazione, momenti di preghiera e di culto. Nell’intento di avvicinare tutti, sarà prioritaria la visita alle famiglie e agli ammalati dell’Unità Pastorale e la Celebrazione Penitenziale delle “24 ore per il Signore” venerdì 4 marzo nella Chiesa del Rosario.

L’organizzazione della Missione sta coinvolgendo tutta la comunità parrocchiale, impegnata al meglio sia nell’accoglienza dei Missionari che nel prepararsi a vivere intensamente questa settimana che si preannuncia carica di preghiera. Un momento forte per la vita ecclesiale della stessa e non solo. Un “dono speciale di grazia” chiamato a raggiungere tutti non solo coloro che si sono preparati, ma anche quanti sono lontani affinché a tutti “possa giungere il balsamo della misericordia come segno del Regno di Dio già presente in mezzo a noi”.

Enza Sprio