A Sciacca, l’11 febbraio la XXV Giornata del malato

“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente…” (Lu 1,49). Questo versetto evangelico invita a guardare ogni evento ed ogni situazione anche la più dolorosa con lo sguardo di Maria. È un aiuto per i malati  vedere nella loro esistenza la presenza di Maria e con lei dare senso alla loro vita. È di stimolo anche per i loro familiari a trovare forza e consolazione nella prova che stanno vivendo. È di incentivo per gli operatori sanitari, per i volontari a guardare ai malati che assistono con uno sguardo che possa stupirsi del dono di poter servire il Signore nell’ammalato.

Sabato 11 febbraio, Memoria liturgica della B.V. di Lourdes, con tutta la Chiesa diocesana celebreremo la XXV Giornata Mondiale del Malato, istituita il 13 maggio 1992 da San Giovanni Paolo II. Nel messaggio, pubblicato lo scorso 8 dicembre, il Papa sottolinea come tale Giornata costituisca un’occasione di attenzione speciale agli ammalati e in generale, dei sofferenti, al tempo stesso invita chi si prodiga in loro favore, a partire dai familiari, dagli operatori sanitari e dai volontari, a rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore ad accompagnare con grande attenzione i fratelli ammalati.

Uno è attento quando i suoi occhi e le sue orecchie sono rivolti alla persona che gli sta davanti e ne viene coinvolto affettivamente fino a stabilire con lei “la pienezza di una relazione” è ciò che successe a Bernadette la quale racconta che la Vergine, da lei definita “la Bella Signora”, la guardava come si guarda una persona”.

Può succedere, invece, che si guardi l’ammalato con occhio clinico e rassegnato, riducendo la sua persona alla malattia da cui è affetto. In verità la risposta da dare al malato non deve fermarsi solo ad applicargli una tecnologia, sempre più avanzata, ma spaziare anche sul fascio dei bisogni affettivi e spirituali di cui è portatrice la sua persona. L’ammalato solo, abbandonato è sempre più grande della sua malattia e del suo disaggio. Essi non diventano mai degli oggetti, ma essere preziosi perché chi vede loro vede il volto di Gesù.

Questa ricorrenza rinnova nella Chiesa il vigore spirituale per svolgere sempre al meglio quella parte fondamentale della sua missione che comprende il servizio agli ultimi, agli infermi, ai sofferenti, agli esclusi e agli emarginati.

Anche la nostra Chiesa diocesana sente il desiderio di incontrarsi con i nostri fratelli e le nostre sorelle malati, con gli operatori sanitari, i volontari e con quanti a diverso titolo si prendono cura di loro per pregare insieme, in quel giorno, come a Lourdes, impegnati a servizio dei malati e dei disagiati, familiari che si prendono cura di questi fratelli e sorelle nelle loro abitazioni o nelle strutture sanitarie sparse sul territorio diocesano, ministri straordinari della Santa Comunione. La XXV Giornata del Malato nella nostra diocesi  verrà celebrata sabato 11 febbraio all’Ospedale San Giovanni Paolo II di Sciacca. Si inizierà alle ore 15,45 con la recita del Santo Rosario a cui seguirà la Celebrazione Eucaristica. Al termine della Messa l’esposizione del SS.mo Sacramento.

S.P.