Centro per l’Evangelizzazione, AGESCI e ACI: “compagni di viaggio sempre per educare alla fede con creatività”

Il 18 novembre è stata diramata una lettera,  indirizzata ai “Presbiteri, ai Consigli pastorali e agli Educatori” dell’arcidiocesi di Agrigento,  a firma  dal direttore del centro per l’Evangelizzazione, don Gero Manganello, dall’assistente diocesano dell’Azione Cattolica Italiana,  don Carmelo La Magra e Mara Adele, Emanuele Montalbano, Marco te Aldo e Don Marco Farruggia, assistente e  responsabili AGESCI della Zona “Concordia” e della Zona delle “Torri”.

“Il tempo che stiamo vivendo – scrivono –  è pieno di incertezza, siamo usciti da un lockdown, viviamo e rischiamo ancora altre restrizioni. Sentiamo forte la chiamata al rispetto delle regole che oggi, più che mai, coincide con il rispetto e la cura dell’altro. La testimonianza delle nostre comunità – continuano –  in molte occasioni è stata fondamentale. Nonostante la chiusura degli spazi fisici, siamo stati capaci di farci compagni di viaggio delle tante persone che si sentivano smarrite… A Marzo – scrivono –  ci siamo trovati impreparati alla realtà della pandemia e anche oggi nella ripresa dobbiamo abituarci a vivere una “nuova normalità”, che ci consenta di svolgere il nostro servizio con modalità altre. Abbiamo sentito il bisogno e il desiderio – scrivono  –  di sederci ad un tavolo per rileggere la realtà odierna della nostra diocesi, comprenderne le potenzialità, le difficoltà e camminare insieme per un evangelizzazione che ha il sapore della Chiesa diocesana, dove i carismi diversi si armonizzano e trovano senso all’interno di un unico spazio, come le diverse note su un pentagramma. Insieme abbiamo condiviso la certezza che i sacerdoti e le famiglie, coadiuvati dagli educatori, permettono la crescita spirituale, il suo esercizio e la “pratica sul campo” della fede. Tali figure di così forte impatto emotivo per ciascuna persona, non possono non sentirsi richiamati dallo Spirito alla nuova partenza. Siamo chiamati ad essere compagni di viaggio sempre, nel sereno e nella bufera, sicuri che attraverso la creatività?, la fantasia e l’arte dell’educatore, ciascuno troverà nella propria realtà, le modalità adeguate per continuare a far crescere i bambini, i ragazzi e i giovani nella fede.

LEGGI il testo integrale della lettera